Il governo di Vienna: doppio passaporto ad altoatesini "tedeschi" e ladini

A destra il cancelliere Sebastian Kurz con il vice Heinz-Christian Strache, leader del Fpo, partito di ultradestra
ROMA - Non fanno in tempo a presentare il nuovo governo, che già si scatena il primo incidente diplomatico. E proprio con l'Italia. È bufera su Vienna per la...

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ROMA - Non fanno in tempo a presentare il nuovo governo, che già si scatena il primo incidente diplomatico. E proprio con l'Italia. È bufera su Vienna per la decisione della nuova coalizione di centro-destra, formata dal Partito popolare (Övp) e dal Partito della libertà (Fpö), di valutare la possibilità di dare la cittadinanza austriaca ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina che vivono in Alto Adige.

Durissima la reazione di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri: «La promessa di offrire unilateralmente la cittadinanza austriaca agli italiani di lingua tedesca o ladina, anche se fatta col guanto di velluto dell'europeismo, sembra avere il crisma del pugno di ferro etnonazionalista. Sdoganare la cittadinanza su base etnica avrebbe effetti gravissimi, ad esempio, in tutti i Balcani, portando al riemergere di rivendicazioni territoriali e minando la convivenza nei Paesi dell'Unione europea». Anche il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, ha bollato l'iniziativa austriaca come «mossa velleitaria e non distensiva».

E così la sconcertante novità viennese sull'Alto Adige fa passare in second'ordine tutto il resto. La sorpresa altoatesina, priva di precedenti politici o diplomatici in Europa, lascia Roma senza parole: l'impegno, nell'accordo di coalizione, a esaminare l'ipotesi di un passaporto austriaco, in aggiunta all'italiano, per gli altoatesini «di lingua tedesca e ladina». Che però non sono austriaci, bensì italiani. E lo sono da cent'anni. Dunque, non si può nemmeno parlare di nostalgica restituzione di un diritto che, forse con l'eccezione di qualche ultra-centenario, mai essi hanno avuto, essendo tutti cittadini italiani dalla fine della Grande Guerra e dal rinascimento di un Alto Adige italiano in seguito alla Vittoria del 1918. Oltre che dalla dissoluzione dell'allora impero austro-ungarico.
 
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Il Gazzettino