Governo Meloni, 3 ministri per Venezia: le aspettative di Venezia

Salvini con Brugnaro
VENEZIA - Saranno principalmente tre i ministri del neonato Governo Meloni che avranno un grande impatto su Venezia e sulla sua economia. Intanto Daniela Santanchè, di...

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VENEZIA - Saranno principalmente tre i ministri del neonato Governo Meloni che avranno un grande impatto su Venezia e sulla sua economia. Intanto Daniela Santanchè, di fresca nomina al dicastero del Turismo avrà una grande influenza su una città che vive essenzialmente di turismo con il Porto in declino a causa dei bassi fondali e del divieto al passaggio delle crociere davanti San Marco. Su questa e altre scelte portuali e aeroportuali nonché della salvaguardia (Mose e Autorità della laguna), avrà ampio margine di intervento Matteo Salvini, altro ministro con cui la città si troverà presto come interlocutore.

E infine, la cultura, che a Venezia significa bellezza e tutela ma anche potere economico. E qui giocherà un ruolo importante Gennaro Sangiuliano, il direttore del Tg2 con il quale il sindaco Luigi Brugnaro ha un filo diretto. Dal ministro della Cultura, oltre agli aspetti legati alla tutela, dipendono anche le nomine della Biennale e di molte altre importanti istituzioni culturali.

Soddisfatto, ovviamente, il sindaco Luigi Brugnaro. «È una squadra di alto profilo - commenta - a cominciare dai due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Una particolare soddisfazione per la nomina dei ministri veneti: Maria Elisabetta Alberta Casellati, cui mi lega una profonda amicizia, Adolfo Urso, che ho avuto modo di apprezzare già ai tempi di Confindustria e Carlo Nordio, un incarico prestigioso che si è meritato sul campo. Complimenti poi per la scelta di Gennaro Sangiuliano ai Beni Culturali».

LE CATEGORIE
Il direttore dell'Ava, Claudio Scarpa, si aspetta molto dalla Santanchè ministro.
«Speriamo che la ministra dia ulteriore impulso al Ministero - commenta Scarpa - perché il turismo ha veramente bisogno non solo di politiche regionali, ma anche di leggi quadro nazionali. Quindi, potenziamento dell'Enit, un sito internet davvero degno di un Paese come l'Italia e una legge quadro che faccia da cornice alle varie leggi regionali. Non può essere che uno straniero trovi differenti requisiti nella classificazione di hotel e B&B di regione in regione. Deve trovare una uniformità di regolamentazione».

IL TURISMO
Ernesto Pancin, direttore dell'Aepe non ha dubbi: farà bene. «La Santanché - dice - è un'imprenditrice, non posso che sperare bene perché il turismo lei sa che cos'è, si è sempre occupata di questo settore e quindi sicuramente farà il suo lavoro con competenza e cognizione di causa. Più in generale ho visto molte competenze e spero che agiscano perché i tempi sono davvero difficili».
Per la Confartigianato di Venezia, è importante che si faccia davvero qualcosa. «Abbiamo veramente bisogno di interventi da parte del Governo per Venezia - commenta il direttore Matteo Masat - e speriamo che riescano a produrre qualcosa. Nonostante gli sforzi del Comune sull'overtourism la situazione sta peggiorando di anno in anno. È necessario fare qualcosa per risolvere i problemi che da anni assillano questa città».
«Aspettavamo con trepidazione la nascita del Governo - dice Roberto Magliocco, presidente Ascom - Sia per il Turismo che per i Beni culturali le categorie hanno bisogno di interlocutori».


Elena Fiorani, portavoce del comitato Bre-Ve, ha le idee molto chiare: «Chiederemo subito che il emendamento 37 bis venga abrogato perché lesivo della proprietà privata. Le locazioni brevi sono importanti per la nostra economia e sono a nostro parere sufficientemente normate».

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Il Gazzettino