A Gorizia tre violiniste russe escluse dal concorso Lipizer. Il no dell'orchestra del Friuli

A Gorizia tre violiniste russe escluse dal concorso Lipizer. Il no dell'orchestra del Friuli - Foto di Niek Verlaan da Pixabay
GORIZIA - Probabilmente la decisione della Fvg Orchestra, che tradizionalmente accompagnava gli artisti in gara, darà il colpo di grazia alla manifestazione. Non prenderemo...

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GORIZIA - Probabilmente la decisione della Fvg Orchestra, che tradizionalmente accompagnava gli artisti in gara, darà il colpo di grazia alla manifestazione. Non prenderemo parte al concorso internazionale di violino in seguito alla volontà dell'associazione Lipizer di escludere tre violiniste russe dalla prossima edizione del contest». Chiaro e limpido. A Gorizia, città scelta come Capitale europea per la cultura nel 2025, la vicenda è diventata un pesante atto di discriminazione culturale. A rivelarla nei giorni scorsi, la violinista Lidia Kocharyan che, sul suo profilo Facebook ha postato la lettera dell'associazione goriziana che respingeva la sua richiesta di partecipazione al 41. concorso di violino. Si legge nella missiva: «Seguendo le disposizioni europee conseguenti alla guerra russo-ucraina, e seguendo l'esempio di altri concorsi internazionali di altre discipline, siamo spiacenti di informarla della sua esclusione - si legge nella lettera firmata dal presidente dell'associazione Lorenzo Qualli -. Vogliamo rassicurarla del fatto che non vi sono discriminazioni contro la singola persona. Confidiamo che le controversie di guerra vengano risolte positivamente il prima possibile e la pace sia ristabilita. Quando succederà saremo felici di averla nuovamente tra i concorrenti». Insomma, un benservito a 360 gradi.


FUOCO ALLE POLVERI


E subito si è scatenata la polemica. La violinista Kocharyan è stata investita da una valanga di commenti di solidarietà, mentre il sito dell'associazione Lipizer è stato preso d'assalto da commenti pesantissimi dove si chiedeva di tornare nella decisione che non fa onore all'organismo e alle città di Gorizia. A scendere in campo a difesa della violinista, il sindaco della città, Rodolfo Ziberna che ha lanciato il suo strale: «Si tratta di una scelta incomprensibile - ha tuonato - quanto inaccettabile che va contro lo spirito della musica come strumento di vicinanza tra le genti, superamento di confini e di libertà. Non capisco cosa abbia portato l'associazione ad una decisione del genere. Tutti facciamo degli errori - ha detto il sindaco rivolto alla Lipizer - ma possiamo correggerci. Me lo auguro. Altrimenti valuteremo il da farsi di fronte ad un atto discriminatorio». Infine Ziberna ha annunciato che il Comune si è messo in contatto con la violinista con tutta l'intenzione di ospitarla in città e che d'altro canto, di fronte ad un mancato ripensamento, l'associazione Lipizer potrebbe rischiare di rimanere fuori dalle manifestazioni per la Capitale della cultura 2025. Così, ieri l'ultimo atto fino a questo momento della vicenda con il duro comunicato della Fvg Orchestra che fa suonare le campane a morto per il concorso. «Ci dispiace molto interrompere la tradizione - sottolinea il presidente Paolo Petiziol - ma non possiamo non reagire in modo coeso e determinato ad una decisione che ci sembra del tutto ingiusta. La cultura è una delle poche armi che abbiamo per sanare ferite, per riavvicinare le persone e i popoli, creando coesione invece di divisioni e rancore. Questa decisione va nella direzione diametralmente opposta».
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Il Gazzettino