GORIZIA - La Guardia di Finanza di Gorizia ha individuato negli ultimi due anni 221 persone in possesso di denaro contante pari a 5,6 milioni di euro trasportato in entrata o in...
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L'attività di monitoraggio ha inoltre consentito di censire 444 casi di trasferimento di denaro contante per importi inferiori a 10mila euro e complessivamente pari a 2.260.014 euro da cui sono scaturite segnalazioni ai Reparti del Corpo competenti sul territorio nazionale in relazione alla residenza dei soggetti controllati per possibili ulteriori sviluppi finalizzati alla ricerca di illeciti di natura tributaria.I trasferimenti irregolari e quelli sottosoglia intercettati dai finanzieri isontini tra il 2014 ed il 2016 ammontano pertanto a € 7.850.050.
Diverse le tecniche utilizzate dai trasgressori per nascondere il denaro: in scarpe, calzini, indumenti intimi, legati alla vita, ecc…) e nelle autovetture (all’interno dei “naturali” vani, quali cassetti, braccioli e schienali portaoggetti), nonché il ricorso a sacchetti di plastica sottovuoto al fine di diminuire il volume delle banconote e sfuggire anche ai controlli del cash dog.
Tra i tanti controlli operati alcuni giorni fa, si segnala il sequestro di 427.670 euro in contanti, occultati tra indumenti, bagagli e in diversi vani porta oggetto di un’autovettura, con a bordo tre uomini diretti verso Villesse. La valuta trasportata, prelevata in Paesi dell’est Europa non era stata dichiarata. I tre fermati pensavano, frazionando il contante, di riuscire a superare un eventuale ispezione delle fiamme gialle isontine e di poter passare il controllo senza osservazioni, limitandosi a dichiarare di avere al seguito poche centinaia di euro e di tornare da una vacanza nei Paesi dell’Est Europa. Invece, il loro tentativo di introdurre illegalmente nel territorio nazionale un così rilevante importo di denaro contante (che per la provincia di Gorizia rappresenta una cifra record), è risultato vano anche grazie a “Caboto”, la speciale unità cinofila di cui dispongono le fiamme gialle di Gorizia, addestrata a ricercare il denaro contante riconoscendone l’odore, che ne ha indicato la presenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino