Venezia come non l'avete mai vista: Google attiva la versione immersiva

Venezia come non l'avete mai vista: Google attiva la versione immersiva
VENEZIA - Parte da Venezia l’evoluzione di Google maps e Google street view. La città lagunare è stata scelta dal colosso di Mountain View per sperimentare il...

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VENEZIA - Parte da Venezia l’evoluzione di Google maps e Google street view. La città lagunare è stata scelta dal colosso di Mountain View per sperimentare il nuovo strumento “Visualizzazione immersiva”. Assieme a Venezia ci sono, a livello mondiale, anche Firenze, Amsterdam e Dublino. Google ha però previsto di allargare a breve l’ulteriore offerta di servizio anche a realtà come Milano, Roma e Pisa nel solo territorio italiano. La città è quasi totalmente già mappata, per ora il servizio offerto grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale si concentra su Basilica di San Marco, Ponte di Rialto, Basilica di Santa Maria della Salute, Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, Ca’ Pesaro e Palazzo Ducale


L’intelligenza artificiale, spiega l’azienda, «è stata utilizzata per fondere insieme miliardi di immagini e creare una visione multidimensionale del mondo con informazioni attendibili sovrapposte». 


LO SMARTPHONE
Questo consente al fruitore del servizio di poter “anticipare” la propria visita nel luogo osservando sul proprio smartphone le vicinanze, in una sorta di “volo dall’alto”. A questo si aggiunge la possibilità di scoprire altri servizi utili che possono incrociarsi anche con le esigenze della città, intesa come amministrazione comunale. Infatti, grazie allo strumento, è possibile vedere il meteo previsto, ma anche l’affluenza di visitatori. Questo potrebbe consentire una programmazione futura dei flussi sulla base degli accessi, evitando al turista di restare ore in coda come accade quotidianamente oggi davanti alla Basilica o al Palazzo Ducale. Magari agganciandoci i servizi della Smart control room veneziana, che sono in grado di fornire uno spaccato su quante persone arrivano in città grazie al monitoraggio delle celle telefoniche, fornendo informazioni accurate. Curioso è anche l’aspetto commerciale della questione, visto che gli esercizi che lo vorranno, potranno offrire una visione più “immersiva”, appunto, del proprio locale, consentendo ai visitatori di scegliere quale incontri maggiormente il proprio gusto. 


IL MODELLO


La vista immersiva fonde miliardi di immagini di street view e di immagini aeree per creare un ricco modello digitale del mondo, consentendo di sperimentare realmente un luogo prima di entrarvi. «Dove abbiamo dati disponibili – specifica Google – è possibile sbirciare all’interno di ristoranti e caffè per decidere se prenotare o meno, grazie a una tecnica avanzata di intelligenza artificiale chiamata Neural Radiance Fields». Un ulteriore sbocco, sempre dal punto di vista economico, riguarda quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro. Sebbene non sia stato ancora confermato dall’azienda, potrebbe presto diventare possibile entrare nel negozio e decidere di acquistare, da remoto, il prodotto prescelto. Un avanzamento rispetto a quanto accade già oggi, quando c’è chi fa la videochiamata o manda la foto del prodotto per farsi acquistare l’oggetto da altri. L’innovazione tecnologica non si ferma e offre spunti di gestione alternativi per l’organizzazione dei propri viaggi. Venezia rimane sempre uno snodo centrale per proporre novità, come ha fatto Telepass, che in collaborazione con Vela ha sviluppato “Venezia pass”. Attraverso un’app si può infatti effettuare l’acquisto dei servizi di trasporto, dei biglietti d’ingresso per musei e monumenti. I circuiti VeneziaUnica e Telepass si sono uniti consentendo l’acquisto di biglietti di autobus, tram e vaporetti, ma anche a musei, chiese e principali attrazioni della città, come, ad esempio, la visita a Palazzo Ducale e alle chiese del Circuito Chorus.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino