Insulti razzisti all'operaio davanti a 10 colleghi: sciopero immediato alla Gls Enterprise

Insulti razzisti all'operaio davanti a 10 colleghi: sciopero immediato alla Gls Enterprise
TREVISO  I Cobas trevigiani denunciano un episodio che ha fatto scattare uno sciopero imemdiato in un'azienda della Marca: «Qualche giorno fa all’interno del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO  I Cobas trevigiani denunciano un episodio che ha fatto scattare uno sciopero imemdiato in un'azienda della Marca: «Qualche giorno fa all’interno del magazzino GLS Enterprise di Treviso - scrive il sindacato autonomo - si è verificato un episodio gravissimo: il responsabile aziendale della società in appalto per cui lavorano i facchini (New mastercourier), per futili motivi ha iniziato ad urlare insultando un lavoratore con epiteti irripetibili e poi, non contento dell’umiliazione inflittagli è sbottato con l’insulto razzista “Negro di m...a”. A questo episodio erano presenti almeno 10 altri lavoratori, anche perché il responsabile urlava, ed è così è scaturita, spontanea, l’indignazione. Gli operai  presenti si sono subito fermati ed hanno indetto un’assemblea con i delegati di ADL Cobas».


Al termine hanno deciso di proclamare lo sciopero immediato, e tutti insieme si sono fermati e sono usciti dal magazzino, lasciando il capo solo con i suoi pacchi da scaricare. Gli stessi Cobas annunciano la presenza alla manifestazione di domani - sabato 9 febbraio - a Venezia
«per dire No al Decreto Salvini e ai razzisti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino