Addio a Giuseppe "Bepi" Sbaiz: l'avvocato pittore è morto a 92 anni

Bepi Sbaiz alla sua antologica all'Israa
TREVISO - Lutto nel mondo dell’avvocatura trevigiana, ma anche in quello dell’arte. Ieri mattina, in un letto del reparto di geriatria dell’ospedale Ca’...

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TREVISO - Lutto nel mondo dell’avvocatura trevigiana, ma anche in quello dell’arte. Ieri mattina, in un letto del reparto di geriatria dell’ospedale Ca’ Foncello, si è spento a 92 anni (ne avrebbe compiuti 93 il prossimo 26 agosto) l’avvocato Giuseppe Sbaiz, conosciuto anche come “Bepi”, personaggio notissimo in città che ha segnato un pezzo di storia di Treviso. E l’ha pure raccontata attraverso i suoi quadri. Friulano d’origine, dopo il diploma al liceo classico a Latisana e la laurea in giurisprudenza all’università di Trieste, all’inizio degli anni ‘50 si trasferì a Treviso da un amico prima di costruire la sua carriera nella Marca. Una carriera legata al suo socio e amico storico Italo Melchiori, scomparso lo scorso gennaio a 99 anni. «Una perdita che lo ha provato molto - sottolinea il figlio di Giuseppe Sbaiz, Maurizio, anche lui avvocato - e da cui non si è più ripreso. Hanno vissuto fianco a fianco per una vita. Credo che sia uno dei legami professionali più longevi della città». 


LA PROFESSIONE
Fu proprio Italo Melchiori, nel lontano 1948, a fondare lo studio legale di Borgo Cavour dove sei anni più tardi, nel 1954, iniziò il sodalizio con Giuseppe Sbaiz. Studio che porta ancora il loro nome e che dalla metà degli anni ‘80 ha accolto i rispettivi figli, Maurizio Sbaiz e Marina Melchiori, che ancora oggi lo guidano. Ma sia Melchiori che Sbaiz hanno continuato a lavorarci ben oltre gli anni della pensione. «Mio padre ha continuato a passare in studio fino allo scorso Natale, continuando a dare consigli - ricorda Maurizio Sbaiz - Ha lavorato tanto nella sua vita, e ha continuato a farlo anche a novant’anni. È sempre stato lucido e appassionato. A Natale ha cominciato ad avere qualche problema di cuore, poi la scomparsa del suo socio lo ha abbattuto molto. È stato un grande papà, saggio e umile, un esempio da seguire, e lo dimostrano i messaggi di cordoglio che ho ricevuto. Era ben voluto da tutti». 


LA PASSIONE


Specializzato in diritto civile, nel corso della sua carriera ha però seguito anche il settore penale per lo studio. «Tra i processi più importanti mi viene in mente quello legato allo scandalo Petroli» ricorda il figlio Maurizio. Ma “Bepi” Sbaiz era conosciuto anche per la sua passione per l’arte. La palestra per i suoi acquerelli è sempre stata Treviso: Sbaiz ne conosceva e ne dipingeva ogni angolo e panorama, cogliendo la luce dei fiumi e i giochi delle ombre tra gli antichi palazzi del centro. Ogni tanto si concedeva qualche natura morta oppure costruiva, con pochi colpi di penna nera, simpatici ritratti cogliendo pochi particolari somatici per trasformarli in figure riconoscibili. Decine sono state le mostre in città, e non solo, in cui ha esposto le sue opere. «Ho perso un altro amico - lo ricorda con affetto Giancarlo Gentilini - e Treviso un grande personaggio, uomo di cultura e ottimo avvocato. Quando lavoravo come legale della Cassa di Risparmio della Marca trevigiana, e avevamo bisogno di una consulenza, il suo era uno degli studi legali di riferimento. Assieme al collega Melchiori ha scritto pagine importanti di storia. Averlo perso sarà per tutti un grande rimpianto». Il funerale verrà celebrato nella chiesa di Sant’Agnese venerdì alle 15.

 

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Il Gazzettino