Va in pensione, ma resta a lavorare in corsia, l'Usl: «Rizzotto primario emerito»

Giuseppe Rizzotto
Col 1. ottobre, il dottor Giuseppe Rizzotto andrà in pensione. Da 20 anni dirige l'unità di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Vittorio Veneto, che ha...

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Col 1. ottobre, il dottor Giuseppe Rizzotto andrà in pensione. Da 20 anni dirige l'unità di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Vittorio Veneto, che ha fatto diventare un'eccellenza nazionale per la cura del tumore alla laringe. L'Usl2, a riconoscenza del gran lavoro svolto con la sua equipe anche dal punto di vista della ricerca, ha deciso di riconoscergli il titolo di primario ospedaliero emerito. Primario emerito fu anche il professor Italo Serafini, deceduto nel 2010 e predecessore di Rizzotto, sempre alla guida dell'otorinolaringoiatria vittoriese che pure contribuì a farne un centro italiano di riferimento per la cura del cancro alla laringe.

CONTINUITÀ
Rizzotto dopo 41 anni di ininterrotto servizio in questo reparto non appenderà il camice, perché continuerà come volontario ancora per alcuni anni, così da garantire la continuità delle attività di studio e di ricerca portate avanti. «Si tratta di un riconoscimento doveroso considerata la professionalità e l'impegno profuso per l'azienda dal dottor Rizzotto: ricordo, infatti, che l'unità operativa di Orl è un'eccellenza nazionale per quanto concerne il tumore della laringe: abbiamo pazienti che vengono a farsi operare da tutt'Italia» sottolinea il direttore generale dell'Usl 2, Francesco Benazzi. A Vittorio Veneto si opera il 70% di tumori alla laringe di tutto il Veneto utilizzando tecniche chirurgiche all'avanguardia come la laringectomia ricostruttiva. Molti i pazienti che arrivano dal vicino Friuli Venezia Giulia e poi dalla Sicilia, dalla Campania, per non contare quelli che arrivano dall'Europa. «Il primario ci ha manifestato la propria disponibilità a continuare a prestare la propria opera, dopo la cessazione del servizio, in qualità di volontario e noi siamo stati ben lieti di accogliere la sua proposta afferma Benazzi - Il dottor Rizzotto rappresenta, infatti, un riferimento per la sua équipe e, dunque, potrà continuare ad affiancarli e ad effettuare un'attività di supervisione per i casi più complessi. A lui va il nostro più sentito ringraziamento sia per il lavoro svolto che per questo ulteriore gesto di disponibilità».
IL PERCORSO

«Quando sono stato nominato primario, vent'anni fa ricorda il dottor Rizzotto operavamo circa 70 tumori della laringe l'anno. Nel corso del tempo abbiamo più che triplicato l'attività e oggi siamo a oltre 250 l'anno: sono numeri importanti, resi possibili dall'impegno e dalla dedizione dei miei collaboratori. Aver contribuito a far crescere degli ottimi specialisti, ormai più bravi di me, è stata una delle grandi soddisfazioni».
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Il Gazzettino