Nuova giunta Giordani, inizia la settimana decisiva

COMUNE Il sindaco di Padova Sergiom Giordani
PADOVA - Quella che comincia oggi è la settimana decisiva per la giunta del Giordani bis. Una settimana che inizierà con la proclamazione ufficiale del sindaco e...

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PADOVA - Quella che comincia oggi è la settimana decisiva per la giunta del Giordani bis. Una settimana che inizierà con la proclamazione ufficiale del sindaco e degli eletti in consiglio comunale. Entro questa sera o al massimo entro domani, infatti, l’ufficio elettorale del tribunale dovrebbe procedere con la proclamazione degli eletti. 


IL CASO
Una proclamazione che risolverà una volta per tutte la questione dell’entrata o meno nel parlamentino di palazzo Moroni del più votato della civica Padova Bene comune, ovvero Antonino Pipitone. L’ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori, infatti, stando così i risultati, non entrerebbe in consiglio per appena 2 voti. Al suo posto accederebbe al parlamentino di palazzo Moroni il consigliere numero 10 del Partito democratico che, di fatto, può contare solamente su un paio voti in più rispetto a Pipitone. Quest’ultimo, però, contesta la mancata attribuzione di alcuni voti durante le operazioni di scrutinio. A mettere la parola fine a questo testa a testa sarà dunque il tribunale. Non è escluso, però, che Padova bene comune, in caso di mancata proclamazione, possa fare ricorso. 
LE SCELTE 
Oggi, intanto, dopo un paio di giorni di relax passati fuori città, Giordani tornerà al lavoro per mettere insieme tutte le tessere necessarie per varare la nuova giunta. A dire il vero, buona parte del lavoro è già stato fatto. Grazie a quasi il 22% dei consensi raccolti dal Partito democratico di sicuro quattro assessori andranno ai Dem (Andrea Micalizzi, Antonio Bressa, Cristina Piva e Margherita Colonnello), due spetteranno alla Lista Giordani (Andrea Colasio, Diego Bonavina) e uno alla lista Padova Insieme (Francesca Benciolini). 
Dal momento che ogni rosa ha le sue spine, la situazione più complessa è quella di Coalizione civica che, nonostante non sia arrivata neppure al 6%, chiede due posti in giunta. Il sindaco, però, al momento serberebbe intenzionato a concederne solamente uno. In questo caso a giocarsi la poltrona sarebbero Andrea Ragona (ben visto dal primo cittadino) e Marta Nalin (la più votata della sua lista). 
Il vero volto nuovo di questa tornata elettorale, che potrebbe completare la giunta, potrebbe essere poi Margherita Cera, la donna più votata della Lista Giordani, sostenuta con forza soprattutto da Carlo Pasqualetto (consigliere molto vicino al sindaco). 
LE DELEGHE
Il Risiko della composizione della giunta del Giordani bis non riguarda solamente le poltrone. Il sindaco, infatti, sarebbe al lavoro per far scattare un importante rimescolamento delle deleghe. Partendo dal presupposto che a Micalizzi resteranno i Lavori pubblici, a Colasio la Cultura e a Bonavina lo Sport, per il resto i giochi sono più che aperti. Il Pd, per esempio avrebbe messo gli occhi sui Servizi sociali che potrebbero passare da Coalizione (dal 2017 in poi hanno fatto capo a Nalin) al Pd e, in modo particolare a Piva che potrebbe cedere le Politiche scolastiche in favore di Colonnello. 
A quanto pare i Dem potrebbero aggiudicarsi anche l’Urbanistica (gestita negli ultimi 5 anni prima da Arturo Lorenzoni e poi da Ragona). In questo caso il referato potrebbe andare a Micalizzi. Nel caso in cui Ragona dovesse andare in giunta, infine, il sindaco potrebbe assegnargli la Mobilità. Diversamente Giordani potrebbe decidere di tenere per se stesso la partita del tram supervisionando il lavoro dei dirigenti comunali e di Aps. 
LE ULTIME MANOVRE


Il sindaco si è riposato ma il telefono è stato sempre bollente. Tutti i partiti rivendicano con forza il proprio ruolo (Coalizione, per esempio, sostiene di rappresentare anche i Verdi esclusi dal Consiglio comunale). Giordani ha passato una settimana ad ascoltare tutti. Ora è il momento di decidere. 

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Il Gazzettino