UDINE - «Un bel cambio di approccio con la macchina pubblica», si entusiasma il vicesindaco Alessandro Venanzi. «Una novità abbastanza pionieristica,...
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«Il progetto - chiarisce Dazzan - rientra nella formazione di Compa, a cui il Comune ha sempre aderito, solo che prima partecipavano solo i dirigenti. La formazione congiunta con i membri della giunta, voluta dal sindaco, è una novità abbastanza pionieristica. Ce l'hanno detto anche loro. La cosa interessante è che venga fatta a inizio mandato e non in fase di costruzione del rapporto con i funzionari». Il Laboratorio formativo "per la costruzione di una squadra vincente" ambientato al Villaverde Golf Course, come si legge nel menu (a ritmo serrato dalle 8.45 alle 17 con pausa pranzo e caffè), puntava a favorire la conoscenza reciproca fra amministratori e dirigenti, a definire insieme "le modalità ottimali di confronto" "riducendo i rischi di incomprensione", per "condividere in maniera profonda le linee di mandato, i focus strategici e le priorità". Docenti una coach professionista e uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, senior partner di una società specializzata. Fra le attività proposte anche un gioco in cui amministratori e dirigenti sono stati divisi in due gruppi, a loro volta suddivisi in tre team, gli osservatori, i disegnatori e i costruttori: gli osservatori osservavano un oggetto, lo descrivevano ai disegnatori che dovevano disegnarlo e darlo ai costruttori perché lo riproducessero.
Su quanto sia costata l'operazione e sul "chi" paghi cosa" nessuno sa dare grandi lumi, neanche il vicesindaco. «Se devono fare un team building per andare a proiettare Mary Poppins ed Et, film di decenni fa, nei quartieri, forse è meglio che si calino nelle realtà delle cose e si mettano finalmente a lavorare. Nei primi cento giorni non hanno fatto assolutamente niente. Se preferiscono dedicare il tempo ad attività di questo tipo, piuttosto che a portare avanti i loro programmi, ne prendiamo atto», si scalda Laudicina, capogruppo della Lega ed ex assessore al Bilancio. Non le sfugge neanche la cornice: «Loro in un posto di lusso, mentre ci sono i loro colleghi di partito che mettono in evidenza che gli immigrati sono in 36 per un solo bagno. Forse c'è qualcosa che non va. Forse loro non sono neanche il vero Pd. Veri e unici radical chic». Un commento al vetriolo, vedendo la foto della giunta riunita a un tavolo a Fagagna, pubblicata da Venanzi su Facebook, lo fa anche Vidoni (FdI): «Forse, invece che fare pranzi e cene in giro per il Friuli, dovrebbero iniziare a lavorare per rispettare gli obiettivi che si erano posti per i primi cento giorni perché mi pare che per ora queste cose non siano state fatte». Vidoni poi si chiede perché "espatriare" nella location da favola «con tutti i ristoranti di Udine dove possono andare». E poi ci fa una battuta: «Spero abbia pagato il generoso sindaco De Toni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino