"Licenziato" l'assessore Tosetto: dopo l'addio a Forza Italia il sindaco Rucco lo defenestra. Le sue deleghe a Zocca

Il "pacchetto" riguardante sociale, famiglia, associazioni passano al titolare di bilancio e tributi. Nel sito comunale l'annuncio stampa sulla rottura in giunta privo di qualsiasi nome e cognome

Matteo Tosetto fa le valigie e lascia il suo ufficio in comune
VICENZA - Rimpasto in giunta comunale. Il sindaco Francesco Rucco ha mandato a casa l'assessore Matteo Tosetto e affidato i suoi referati a Marco Zocca, con tessera di Forza...

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VICENZA - Rimpasto in giunta comunale. Il sindaco Francesco Rucco ha mandato a casa l'assessore Matteo Tosetto e affidato i suoi referati a Marco Zocca, con tessera di Forza Italia. Tessera che aveva anche Tosetto, ma a fine luglio, forse sull'abbrivio degli addii al cavaliere di Brunetta, Gelmini e Carfagna, aveva lasciato il partito forzista.

Rucco ha tolto le deleghe a Tosetto e le ha affidate a Zocca. Pare che a Tosetto sia stata fatta la proposta di aderire al gruppo civico del sindaco, ma la risposta è stata negativa. Tosetto, sui social, con la foto in cui sta raccogliendo le sue cose per il trasloco, ringrazia tutti e toglie l'incomodo.

Anche l'ufficio stampa comunale ha dato l'annuncio della rottura in giunta, ma - piuttosto curiosamente - senza alcun nome, né del sindaco Rucco, né dell'assessore defenestrato Tosetto, né di quello che ha ricevuto i nuovi incarichi, Zocca. Si legge, nell'anonimato, che le deleghe in materia di politiche sociali, famiglia, politiche per l’integrazione, democrazia partecipativa, rapporti con le associazioni di quartiere e di volontariato, tutela e benessere degli animali sono passate a chi già esercita funzioni in materia di bilancio, tributi, gestione economica e patrimoniale delle partecipate, provveditorato.

L'unica spiegazione sul "licenziamento" di Tosetto è la seguente: "Alla base del provvedimento di revoca, vi è il venir meno delle condizioni politiche sulla base delle quali era maturato il rapporto fiduciario che aveva condotto al conferimento delle deleghe, per cui non sussiste il presupposto alla permanenza dello stesso all’interno della giunta".

 

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Il Gazzettino