Giulia Schiff si è sposata in Ucraina, la foreign fighter veneziana ha smesso di combattere: ecco chi è il marito

La 24enne ha annunciato su Instagram l'unione coniugale da Dnipro tramite rito civile

Nuova vita per l'ex pilota italiana Giulia Schiff, foreign fighter in Ucraina: ha smesso di combattere e si è sposata
MIRA - La sua storia sembra quella di un romanzo, la cui trama non smette mai di stupire il lettore e arricchirsi di nuovi e interessanti capitoli. La 24enne pilota italiana di...

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MIRA - La sua storia sembra quella di un romanzo, la cui trama non smette mai di stupire il lettore e arricchirsi di nuovi e interessanti capitoli. La 24enne pilota italiana di Mira Giulia Schiff, ex allieva dell'Accademia areonautica di Pozzuoli poi arruolatasi come foreign fighter a fianco dell'esercito ucraino, ora ha smesso di combattere: la giovane si è sposata nel giorno di San Valentino con rito civile, pochi giorni dopo aver fondato un'associazione benefica con il suo compagno, il 29enne israelo-ucraino Victor, anche lui ex soldato al fronte. 

La guerra in Ucraina, l'amore con Victor, l'associazione benefica

Schiff si era arruolata all'inizio della guerra come combattente volontaria nelle "Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina", di cui è stata peraltro l'unica donna del gruppo. 

Con il nome di battaglia "Kida" ha combattuto le truppe di Mosca in diversi territori, tra cui Kharkiv e il Donbass. Attualmente si trova a Dnipro con il suo neo sposo: i due si erano conosciuti lo scorso maggio nella legione straniera. 

Tramite un precedente post diffuso su Instagram quattro giorni fa l'ex pilota ha annunciato di voler smettere di imbracciare il fucile per dedicarsi alla beneficienza con il suo compagno: "Cloud Walker" il nome scelto dalla coppia per il fondo umanitario creato dai due per sostenere le milizie impegnate al fronte.

«Lui ha dovuto fermarsi per motivi di salute, a causa dei danni subiti per le pressioni delle bombe in diversi episodi. Per stargli vicino a novembre ho mollato tutto e sono tornata da lui. Ma non abbiamo smesso di andare al fronte - ha spiegato Schiff, che nel frattempo era tornata per alcuni giorni in Italia ad ottobre -  Adesso abbiamo fondato un'organizzazione di beneficenza che porta aiuti ai soldati e sono in cantiere tanti altri progetti come un ospedale mobile e un orfanotrofio». 

Le nozze con rito civile a San Valentino

Giulia e Victor si sono sposati ieri, nel giorno di San Valentino, tramite un rito civile. Lo ha annunciato oggi la stessa ex combattente su Instagram: il post della giovane raccoglie una serie di fotografie che mostra tutta la felicità dei due neo sposi, abbracciati sotto una bandiera ucraina. 

Nella didascalia le parole «San Valentino… Perché l’Ucraina è libertà e speranza, non guerra e dolore».

«Adesso io e Victor, nome di battaglia 'Wolf', abbiamo chiuso i nostri contratti militari e ancora in mimetica andiamo al fronte a portare aiuti. Resteremo qui, dove la gente dice che sono più ucraina di altri loro connazionali». A maggio però Giulia e Victor torneranno per qualche giorno in Italia, a Verona: «faremo la cerimonia religiosa delle nostre nozze e indosserò l'abito bianco».

L'esclusione dall'Accademia areonautica di Pozzuoli 

Da allieva dell’Accademia areonautica di Pozzuoli aveva denunciato più volte di essere stata vittima di episodi di mobbing e nonnismo da parte dei suoi commilitoni sottoufficiali. 

Alcuni di loro sono finiti a  processo per lesioni pluriaggravate in concorso e ingiuria. Schiff ha sempre sostenuto che sia stato per quella denuncia penale che scattò l'espulsione dall'Aeronautica, ufficialmente motivata da "inattitudine militare e professionale": dapprima considerata un'allieva modello, dopo aver sporto denuncia Schiff era stata isolata dai commilitoni e più volte sanzionata dai richiami da parte dei superiori. Fino al drastico provvedimento. 

I ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato, tuttavia, non sono andati a favore dell'aspirante ufficiale, condannata pure a pagare le spese processuali. 

Le accuse di Giulia ruotavano al famoso rituale del "battesimo del volo", avvenuto lo scorso 7 aprile 2018: in quell'occasione - come dimostrato da un video pubblicato da Corriere Tv - la 19enne era stata percossa ripetutamente dai suoi commilitoni, che ridevano divertiti mentre infierivano sul suo fondoschiena a suon di schiaffi e frustate.

Prima del tradizionale lancio nella "piscina del pinguino" la giovane - che piangeva e implorava i compagni di smettere con le botte - era stata anche spinta di testa contro un'ala conficcata nel cortile. Il rito veniva infine sugellato da baci sulle guance e strette di mano mentre lei era ancora in acqua. 

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Il Gazzettino