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PADOVA - Giulia Cecchettin riposerà per sempre nel cimitero di Saonara, accanto alla mamma Monica che tanto amava, morta a 51 anni a ottobre dello scorso anno per malattia. L'ultimo saluto della giovane sarà celebrato nella parrocchia di San Martino, alla presenza del vescovo di Padova Claudio Cipolla, oltre che delle autorità e istituzioni del territorio a cavallo tra le province di Padova e Venezia.
L'amministrazione comunale di Saonara si sta già muovendo per organizzare al meglio la celebrazione che richiamerà migliaia di persone. Saranno installati due maxi schermi per seguire le esequie anche nei piazzali all'esterno della chiesa e sarà predisposto un piano di sicurezza con la chiusura al traffico delle strade adiacenti. Viabilità e ordine pubblico saranno garantiti dalle forze dell'ordine e dai volontari della protezione civile. «La famiglia ha deciso che il funerale sarà celebrato a Saonara, anche perché Giulia ha ricevuto tutti i sacramenti nella parrocchia di San Martino - annuncia il sindaco Michela Lazzaro -.
LA VICINANZA
Nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, il Veneto ha proclamato il lutto regionale con le bandiere delle istituzioni a mezz'asta. Nell'occasione il presidente Luca Zaia ha lanciato una proposta per dare un segnale contro la violenza sulle donne: indossare non solo il 25 novembre (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza di genere), ma anche nel giorno dei funerali di Giulia un fiocco rosso ed esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso.
Ieri l'assemblea di Anci Veneto nella nuova sede di Padova si è aperta con un minuto di silenzio in onore della 22enne vittima di femminicidio. «Non potevamo che iniziare l'incontro con un minuto di silenzio spiega Mario Conte, presidente di Anci Veneto siamo stanchi di dover ancora una volta soffrire una vittima di femminicidio, sono 105 da inizio anno in Italia, e quindi raccogliamo l'appello del governatore Luca Zaia e parteciperemo, come Comuni, con un nostro rappresentante ai funerali. Noi, però, vogliamo mettere in campo politiche attive insieme alle scuole, alle famiglie, alle società sportive, le associazioni a tutela delle donne e nondimeno per l'educazione degli uomini. Come Anci Veneto ci siamo dunque impegnati a lanciare politiche attive, coinvolgenti e partecipative, che ci aiutino a cambiare mentalità e aumentare la cultura del rispetto».
IL RITORNO
Così Giulia tornerà per sempre nel luogo che frequentava maggiormente, Saonara, in quanto paese nativo della mamma, dove risiedono zii e nonni materni e dove aveva molti amici. La ragazza sin da adolescente collaborava attivamente in parrocchia in qualità di animatrice accanto al parroco don Francesco Monetti. «Ci attendiamo una grande affluenza di persone per cui serve uno spazio esterno importante per accogliere tutti - specifica don Francesco -. La comunità è provata, domenica durante le celebrazioni la partecipazione al dolore è stata intensa. Ci stringiamo per riflettere e per trovare qualcosa che dia speranza e futuro».
Il Gazzettino