Padova. Il lutto per Giulia Cecchettin rispettato da pochi: aperte le grandi catene, fiocchi rossi e serrande giù nei negozi vicino Prato della Valle

PADOVA - In città il lutto in memoria di Giulia Cecchettin è stata rispettato a macchia di leopardo. In centro storico, infatti, non sono state molte le...

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PADOVA - In città il lutto in memoria di Giulia Cecchettin è stata rispettato a macchia di leopardo. In centro storico, infatti, non sono state molte le attività commerciali che hanno accolto l'appello lanciato sabato scorso dal governatore Luca Zaia che aveva chiesto alle attività economiche di osservare, durante le esequie, un momento di pausa. Ieri mattina, dalle 11 in poi in centro storico di negozi "chiusi per lutto" se ne sono visti piuttosto pochi.

Partendo da corso Milano per arrivare fino a piazza Garibaldi, la saracinesca a mezz'asta si è vista in un noto negozio di calzature. Non è andata meglio sul Listòn dove quasi tutti i negozi sono rimasti aperti. Chiusi invece dalle 11 alle 13 il Despar di Prato della Valle. Praticamente tutte le grandi griffe e le catene internazionali hanno ignorato l'appello di Zaia e anche in via Roma la situazione era del tutto simile. Probabilmente complice la vicinanza con la Basilica di Santa Giustina, tutto un altro clima si respirava in via Umberto I. Qui, infatti, di saracinesche abbassate se ne sono viste parecchie, tutte di piccoli negozi. Qualcuno ha spento le luci e sono stati appesi vari nastri rossi all'esterno dei negozi, uno di questi ha anche affisso un cartello in cui si poteva leggere "Un momento solo per Giulia e per tutte le donne che hanno pagato troppo. Mai più". Anche bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie iscritti all'Appe hanno aderito all'appello della Regione osservando un minuto di silenzio, abbassando le luci ed esponendo fiocchi rossi. «Abbiamo aderito convinti - ha spiegato ieri Federica Luni, presidente di Appe Padova - al lutto regionale, perché sentiamo anche nostra la battaglia che si sta facendo alla violenza contro le donne. Questa iniziativa vuole essere il segno tangibile e concreto dell'impegno dei pubblici esercizi affinché questa catena di tragedie finisca qui». 

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Il Gazzettino