Giochi vietati ai bambini, sui social esplode la protesta

Giochi vietati ai bambini, sui social esplode la protesta
VENEZIA - Si acuisce la polemica tra i residenti della Giudecca che...

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VENEZIA - Si acuisce la polemica tra i residenti della Giudecca che vogliono far giocare i propri bambini e chi invece ha raccolto le firme per allontanarli da campo Junghans. Un muro contro muro in cui il rischio è che a rimetterci siano i più piccoli, sfrattati da un luogo dove da sempre si tirano calci ad un pallone, si corre in bicicletta, si gioca a nascondino e ci si sfoga. Nel gruppo Facebook Giudecca Xsempre il post che riportava la notizia data da Il Gazzettino ha provocato reazioni pressoché unanimi. Tutti infatti si dimostravano d'accordo nell'affermare che i bambini da sempre hanno diritto al gioco in campo. Non mancano i commenti spiritosi, come 'Na casetta in barena i podeva torse, oppure Il gioco dei bambini bello, gioioso, allegro a chi può dar fastidio? e un coro unanime di W i bambini. Una residente del Formaggino è concorde: «Non si può impedire che i bambini giochino in campo Junghans, la storia di Venezia è fatta dei rumori di campo. Forse il vociare dei genitori che richiamano all'ordine i ragazzini è più fastidioso, ma le voci sono vita. Quando escono dalle scuole c'è il tripudio di gioia, ricorrere alla petizione in questo momento è pura follia, e poi non si capisce chi abbia aderito». Su questo tema interviene Clara, che aveva dato vita ad una richiesta sul parco giochi del Redentore: «Mi chiedo davvero di chi siano quelle firme; se appartengano davvero a residenti che subiscono un danno tangibile derivato dal vociare dei bambini o se siano state raccolte da amici e parenti che vivono altrove». La donna conclude il suo pensiero: «Abbiamo perso la bussola. Ci sono pochi parchi pubblici, ma per fortuna basta scendere in calle o in campiello per trovare qualche amico con cui passare il tempo. Pallonate mal tirate e conseguenti strilli dei vicini sono sempre stati all'ordine del giorno». Una delle mamme che ha assistito all'intervento dei vigili di venerdì parte all'attacco: «Raccoglieremo ora noi le firme per rendere il campo Junghans ufficialmente un luogo dove poter giocare». Infatti, stando al regolamento comunale modificato nel 2019, tra i campi della Giudecca non autorizzati al gioco figura anche l'area in questione. Pertanto, il comportamento dei vigili, intervenuti sul posto, sebbene dai vertici non sia trapelata conferma, era coerente con le norme previste dal regolamento comunale in seguito alla deliberazione 196 del 1 luglio 2019. La mamma prosegue: «Fa però ridere. Sarà più difficile perché ora saremo in zona rossa, quindi i momenti per condividere la protesta saranno minori, ma ci attiveremo sia online che con la classica raccolta di firme». Sul tema interviene anche il Pd, per bocca della capogruppo in Consiglio comunale Monica Sambo: «Avevamo già contestato allora il provvedimento che abbassava l'età da 13 a 11 anni, chiederemo di ridiscuterla. Vietare il gioco dei bambini soprattutto in questo periodo è assurdo». Intanto in isola sta montando la caccia alle streghe, dato che i firmatari della protesta non si sono palesati. Il direttore sportivo del Sacca Fisola Andrea Rizzo ha dichiarato che oggi alle 11 si farà un flashmob. 


Tomaso Borzomì 
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Il Gazzettino