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CONEGLIANO - Arriva l'ordinanza che renderà a pubblico zero la tappa del Giro delle colline del prosecco. Sarà una festa, ma molto diversa da quelle a cui tutti eravamo abituati, la cronometro Conegliano Valdobbiadene della corsa rosa che si svolgerà sabato 17 ottobre tra le due città. Lo spettacolo sportivo resta assicurato ma mancherà quello del pubblico, che in condizioni normali prende d'assalto i bordi delle strade per incitare i corridori, una prassi che si amplifica nelle tappe a cronometro quando la festa si rinnova a ogni singolo passaggio di ciclisti. Anche il Giro 2020, però, deve convivere con il Covid, e per ridurre al minimo i rischi di contagio le istituzioni del territorio si sono confrontate per due giorni consecutivi a Treviso: martedì in prefettura, ieri in questura dove si è svolta una riunione tecnica che ha avuto all'ordine del giorno l'organizzazione delle forze dell'ordine sul territorio nel giorno della tappa e anche prima, visto che il centro di Conegliano chiuderà al traffico già nel pomeriggio di venerdì 16, appena terminato il mercato settimanale. Numerosi saranno i settori della normale vita quotidiana che saranno toccati dalle ordinanze sindacali in fase di preparazione in tutti i Comuni attraversati dalla crono del 17 ottobre.
LE CHIUSURE Il primo è la scuola. «È già stata adottata un'ordinanza di chiusura degli istituti scolastici nel giorno della tappa Conegliano Valdobbiadene nei comuni interessati dal percorso dei ciclisti» fa sapere il comandante della polizia locale del coneglianese Claudio Mallamace, tra i partecipanti alle riunioni nel capoluogo.
LA ZONA ROSSA Quella di Conegliano renderà il centro una sorta di zona rossa come minimo dalle 8 alle 16.30 del giorno della cronometro. «Nelle strade interessate dal passaggio dei ciclisti e in quelle che vi si innestano non sarà permesso l'accesso e l'uscita dai passi carrai privati nemmeno ai veicoli dei residenti» avverte fin da subito Mallamace, che dà un consiglio ai cittadini interessati dal provvedimento: «Portate per tempo le vostre auto fuori dall'area di chiusura, in modo da poterle raggiungere a piedi in caso di necessità. Per le emergenze si potrà chiamare il 118, i cui mezzi potranno circolare ovunque». Le prime chiusure interesseranno il centro già venerdì pomeriggio, con il traffico deviato da via XI Febbraio verso piazzale San Martino, per consentire l'allestimento della partenza di tappa. E sempre da venerdì e per quasi l'intera giornata di sabato è attesa, nell'ordinanza in corso di preparazione, un'altra limitazione tesa a scongiurare i temuti assembramenti degli appassionati di ciclismo: nella prima parte del percorso di gara, indicativamente dalla partenza di via Cavour e fino all'incrocio tra via Lourdes, via Antoniazzi e via Bachelet, ai bar che ne sono provvisti sarà richiesto di togliere i plateatici, per evitare affollamenti e consentire la posa delle transenne che delimiteranno le prime centinaia di metri di tracciato. Oltre il semaforo che porta a Costa da una parte e al palasport Giovanni Paolo II dall'altra, i plateatici potranno restare al loro posto. Un'ordinanza molto severa, dunque, anche se il sindaco Fabio Chies apre qualche spiraglio: «Cercheremo di capire se potremo allentare un po' queste restrizioni. Dobbiamo seguire le norme, ma penso che in alcune situazioni si possa adottare un po' di buonsenso».
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