Passa il Giro d'Italia lungo corso del Popolo, esercenti inviperiti per i plateatici da spostare

GIRO D'ITALIA La carovana e il gruppo percorreranno corso del Popolo il 16 ottobre
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ROVIGO «Il Comune ci ha ordinato di rimuovere tutti i plateatici dal Corso per il passaggio del Giro d’Italia. Una spesa di 1.500 euro per quei pochi secondi che i corridoi attraverseranno il centro del capoluogo. Siamo alla follia».

Sono increduli e arrabbiati gli esercenti del Corso dopo che ieri mattina hanno ricevuto una e-mail del comando della Polizia locale con l’avviso “di sospensione dalla mezzanotte alle 23.59 del 16 ottobre, delle concessioni di occupazione del suolo pubblico rilasciate per consentire lo svolgimento della 13. tappa Cervia-Monselice per il centro di Rovigo e, in particolare, per il corso del Popolo». Misure necessarie per permettere lo svolgimento della manifestazione, appunto il Giro d’Italia, e il rispetto delle misure di sicurezza definite in occasione del Comitato provinciale pubblica sicurezza che si è svolto il 1. ottobre. Il regolamento sui plateatici, specifica che in caso di manifestazioni organizzate dal Comune, bar e ristoranti devono provvedere alla rimozione di tutti gli arredi per lasciare libero il passaggio. La liberazione del Corso dai plateatici, specifica la Polizia locale nel provvedimento inviato agli esercenti, deve avvenire entro il 15 ottobre, dunque il giorno prima del passaggio dei corridori.
ESERCENTI SCONCERTATI
Inevitabile lo sconcerto tra gli esercenti. «Al massimo, posso spostare le sedie e chiudere gli ombrelloni - spiega Giacomo Sguotti del Corsopolitan - ma come fanno, per esempio, i locali accanto a rimuovere i plateatici già chiusi con i vetri? Senza contare coloro che il plateatico ce l’hanno fisso, impossibile liberare il marciapiede per un solo giorno».
Per il Dersut levare il plateatico significa chiamare degli operai per smontarlo e rimontarlo, una spesa di 1.500 euro, aggiunge il titolare Paolo Lorenzi, «un’impresa folle, considerando poi che i corridori passeranno per pochi secondi per la città. Ancora non riesco a credere che ci abbiano chiesto questo. Spero ci sia un errore».

Senza contare, poi, la difficoltà a collocare le strutture e gli arredi rimossi dall’esterno dei diversi bar presenti lungo il Corso. Dove mettere i plateatici, non certo poco ingombranti, nelle 24 ore in cui il Comune necessita del Corso libero? Gli esercenti, dopo avere ricevuto la mail dai vigili con l’ordine di rimozione, oggi probabilmente si recheranno in Comune per chiedere un dietrofront in merito al provvedimento.
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Il Gazzettino