Giro d'Italia, pericolo cinghiali nel passaggio sui Colli euganei

Giro d'Italia, pericolo cinghiali nel passaggio sui Colli euganei
ESTE - Il dramma degli operai forestali del Parco regionale dei Colli Euganei sbarca al Giro d'Italia. Oggi, in occasione del passaggio della carovana in rosa nella Bassa e...

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ESTE - Il dramma degli operai forestali del Parco regionale dei Colli Euganei sbarca al Giro d'Italia. Oggi, in occasione del passaggio della carovana in rosa nella Bassa e nell'area dei colli Euganei, gli operai daranno vita a una manifestazione per sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto stanno vivendo: da mesi la forza lavoro è senza contratto e senza stipendi. Le istituzioni palleggiano delibere e annunci, ma finora gli operai sono fermi al loro posto. Il compito di chiudere l'iter che porterà all'apertura dei cantieri è adesso in mano agli uffici tecnici di Parco e Regione. Ma si parla già del pericolo-cinghiali sulle strade del Giro.


Qualcuno degli addetti ai lavori fa infatti notare che, data l'assenza di un piano di contenimento e di eradicazione, i selvatici stanno invadendo l'intero comprensorio collinare. E oggi, anche a causa della confusione creata dal passaggio dei ciclisti e degli spettatori, qualche esemplare potrebbe decidere di disturbare la corsa.

I branchi sono scesi nei centri abitati e gli incidenti stradali sono all'ordine del giorno. Gli operai parcheggeranno quindi un paio di camper addobbati con striscioni in alcune zone strategiche del percorso. Sarà inoltre srotolato un grande striscione dalla torre di Rocca Pendice e sui tornanti di Castelnuovo verranno affissi altri cartelli. «Non vogliamo disturbare il Giro - avvertono i forestali - ma crediamo che sia arrivato il momento di alzare il tiro, questa situazione deve finire prima possibile». Gli operai sono in presidio permanente da oltre un mese nella casetta turistica di fronte all'ingresso dei giardini del castello carrarese, a Este.

«Facendo un paragone con il Giro d'Italia - dichiara Andrea Padoan, segretario Fai Cisl di Padova e Rovigo - potremmo dire che il gruppo dei forestali, pur avendo superato varie prove, è alle prese con l'ultimo tratto del tappone di montagna. Ma, dopo ogni tornante, invece delle insegne del traguardo, si materializza una nuova salita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino