Travolto e ucciso a 15 anni, slitta a giugno l'udienza. Il gup: «Prima i risarcimenti, poi si parlerà di riti alternativi»

Travolto e ucciso a 15 anni, slitta a giugno l'udienza. Il gup: «Prima i risarcimenti, poi si parlerà di riti alternativi»
PORDENONE - Prima i risarcimenti, poi si potrà parlare di riti alternativi. Slitta a giugno l'udienza preliminare per l'omicidio stadale, aggravato dalla guida in...

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PORDENONE - Prima i risarcimenti, poi si potrà parlare di riti alternativi. Slitta a giugno l'udienza preliminare per l'omicidio stadale, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, imputato a Julia Nicole Bravo, soldatessa americana in servizio alla Base Usaf di Aviano che il 21 agosto 2022 ha travolto e ucciso sulla pista ciclabile di Porcia Giovanni Zanier, 15 anni, di Pordenone. Il sostituto procuratore Andrea Del Missier ha inizialmente chiesto il giudizio immediato. Successivamente la difesa - gli avvocato Aldo Masserut e Maria Grazia Formentini - hanno formulato istanza di rito alternativo, percorso che consente all'imputata di ottenere uno sconto di pena di un terzo.

I difensori puntano a un patteggiamento, ma nell'udienza di ieri il gup Rodolfo Piccin non ha sfiorato il tema relativo all'istanza e ha aggiornato l'udienza a giugno per consentire alle parti di completare l'iter risarcitorio, per il quale ci sono ancora alcuni aspetti da definire con la compagnia di assicurazioni dell'imputata. Soltanto quando saranno definiti gli importi destinati alla famiglia Zanier il giudice affronterà la questione dei riti alternativi. «A quel punto - afferma l'avvocato Masserut - riformuleremo l'istanza di patteggiamento. Se con la Procura non si dovesse raggiungere un accorso, chiedere il processo con rito abbreviato».

Julia Nicole Bravo quella notte si è messa alla guida con un tasso alcolemico di 2,315 grammi/litro. Giovanni Zanier tornava a casa a piedi assieme agli amici con cui aveva trascorso la sera al Papi di Roveredo. Camminava portando a mano la bicicletta di un amico sulla pista ciclabile. Alla rotonda di via Roveredo è stato travolto dalla Volkswagen Polo della soldatessa, che procedeva a circa 65 chilometri l'ora, come ipotizzato dalla perizia depositata dall'ingegner Pierluigi Zamuner, consulente a cui la Procura si è affidata per ricostruire la dinamica dell'incidente. Erano le 2.30 e, affrontando la rotonda a Sant'Antonio, la giovane non è riuscita a completare la manovra travolgendo il 15enne. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino