PORDENONE - Prima i risarcimenti, poi si potrà parlare di riti alternativi. Slitta a giugno l'udienza preliminare per l'omicidio stadale, aggravato dalla guida in...
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I difensori puntano a un patteggiamento, ma nell'udienza di ieri il gup Rodolfo Piccin non ha sfiorato il tema relativo all'istanza e ha aggiornato l'udienza a giugno per consentire alle parti di completare l'iter risarcitorio, per il quale ci sono ancora alcuni aspetti da definire con la compagnia di assicurazioni dell'imputata. Soltanto quando saranno definiti gli importi destinati alla famiglia Zanier il giudice affronterà la questione dei riti alternativi. «A quel punto - afferma l'avvocato Masserut - riformuleremo l'istanza di patteggiamento. Se con la Procura non si dovesse raggiungere un accorso, chiedere il processo con rito abbreviato».
Julia Nicole Bravo quella notte si è messa alla guida con un tasso alcolemico di 2,315 grammi/litro. Giovanni Zanier tornava a casa a piedi assieme agli amici con cui aveva trascorso la sera al Papi di Roveredo. Camminava portando a mano la bicicletta di un amico sulla pista ciclabile. Alla rotonda di via Roveredo è stato travolto dalla Volkswagen Polo della soldatessa, che procedeva a circa 65 chilometri l'ora, come ipotizzato dalla perizia depositata dall'ingegner Pierluigi Zamuner, consulente a cui la Procura si è affidata per ricostruire la dinamica dell'incidente. Erano le 2.30 e, affrontando la rotonda a Sant'Antonio, la giovane non è riuscita a completare la manovra travolgendo il 15enne. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino