«Servono 50mila euro o l'intervento del piccolo Giò non si farà». E scatta la raccolta fondi

Giovanni, cinque anni
PIAZZOLA SUL BRENTA - Scatta la raccolta fondi per aiutare il piccolo Giovanni, 5 anni, nato senza la tibia della gamba destra. A novembre è previsto un altro intervento...

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PIAZZOLA SUL BRENTA - Scatta la raccolta fondi per aiutare il piccolo Giovanni, 5 anni, nato senza la tibia della gamba destra. A novembre è previsto un altro intervento all’estero, ma i fondi sono in via di esaurimento. Emimelia tibiale il nome scientifico della rarissima malformazione e l’unica soluzione medica è stata trovata negli Stati Uniti. Interventi chirurgici, riabilitazione e permanenza, tutti a carico della famiglia. La sanità americana, com’è noto, è privata. Mamma Erika, papà Bruno Piccolo, di Piazzola sul Brenta, hanno una figlia primogenita, si sono dati da fare immediatamente, lanciando la campagna “Diamo il meglio a Giovanni”.

La solidarietà

La loro è una famiglia normale: con le entrate ordinarie impossibile fare fronte ai costi. Situazione questa che sarebbe identica per tanti non essendoci in Italia soluzioni chirurgiche adeguate. A sostegno di Giò si sono attivate moltissime persone e realtà che hanno permesso, attraverso iniziative di vario genere, prodotti dedicati e donazioni dirette, di affrontare fino ad ora il percorso chirurgico che prosegue in modo eccellente. Non può però assolutamente fermarsi. Accadesse, metterebbe a rischio il percorso di guarigione di Giovanni. Mamma Erika lancia un appello in vista dell’imminente intervento. «La situazione è davvero brutta - indica -. La raccolta fondi è praticamente ferma, ed entro fine settembre dobbiamo riuscire ad inviare all’ospedale 50mila euro su un totale di 140mila, come anticipo dell’intervento che Giovanni avrà il 16 novembre. Abbiamo versato 10mila euro per fermare la sala operatoria, i rimanenti da saldare prima dell’operazione. Inoltre entro un paio di giorni dobbiamo pagare 13.200 euro per la locazione dell’appartamento in America, da novembre per sei mesi. Se la proprietà non riceverà il denaro, verrà dato ad altre persone. Gli alloggi di proprietà della struttura medica, sono già tutti occupati».

L’obiettivo

«Giovanni tra pochi giorni comincerà la prima elementare - continua mamma Erika - che dovrà poi interrompere per l’operazione. Abbiamo davvero bisogno di tutto l’aiuto possibile». Numerose le modalità per sostenere Giò. Versamento bancario Iban: IT14G0760112100001045433644 intestato a Erika Molinarolo e Postepay 5333171124153194, entrambi con causale Diamo il meglio a Giovanni. Associazione Diamo il meglio a Giovanni OdV Iban: IT52Q0859062440000900032436 causale donazione liberale, paypal.me/MolinaroloErika, Satispay +393283371839 eGofundme alla pagina Diamo il meglio a Giovanni.

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Il Gazzettino