Tenta il "lancio impossibile" con la tuta alare, ragazzo si schianta a terra e muore

Tenta il "lancio impossibile" con la tuta alare, ragazzo si schianta a terra e muore
BOLZANO - Ha tentato il volo con la tuta alare dove nessuno aveva mai osato ovvero vicino al castello Castel Greifenstein, per poi "volare" sulla conca di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BOLZANO - Ha tentato il volo con la tuta alare dove nessuno aveva mai osato ovvero vicino al castello Castel Greifenstein, per poi "volare" sulla conca di Bolzano. Una prodezza rischiosissima che è costata la vita oggi, 10 settembre 2023, ad un giovane alto atesino che si è schiantato al suolo. L'uomo con ogni probabilità si era lanciato dalla torre in rovina del castello, nella zona di San Genesio, per atterrare nella valle dell'Adige a Settequerce. Finora nessuno aveva osato lanciarsi da quel luogo forse perchè richiede una certa tecnica e bravura e perchè prevede un rischio troppo grande.

Secondo il racconto di un testimone il giovane si era lanciato con la tuta alare puntando verso l'ospedale di Bolzano, dove evidentemente intendeva atterrare in uno dei campi con il paracadute. Qualcosa però è andato storto e l'uomo è precipitato nel bosco a qualche decina di metri sotto il sentiero che da Settequerce porta a Castel Greifenstein. Sul posto sono intervenuti il soccorso alpino di Cai e Avs con l'ausilio dell'elicottero Aiuto Alpin Dolomites. La salma è poi stata recuperata con il verricello dall'elicottero della Guardia di finanza e trasportata al vicino ospedale. Indagini sono in corso per capire cosa è accaduto: i carabinieri hanno proceduto con i rilievi utili per ricostruire la dinamica.

I precedenti

Appena lo scorso 24 agosto questo sport estremo, evoluzione ancora più pericolosa del base jumping, aveva fatto un'altra vittima, questa volta in Svizzera: un uomo si era lanciato con la tuta alare dal Dent de Morcles, sulle Alpi svizzere, e per due giorni era risultato disperso, sino a quando il suo corpo senza vita è stato trovato in un torrente. Il base jumper era partito da una quota di 2.800 metri e sarebbe dovuto atterrare nella piana di Collonges dopo aver aperto il paracadute. Ma non è mai arrivato e un amico ha dato l'allarme. Nel Bresciano invece un trentenne è morto mentre scalava nella zona Corno delle granate, in Vallecamonica nel Bresciano. L'uomo secondo le prime ricostruzioni è precipitato da cento metri di altezza finendo in un canalone. Il soccorso alpino ha recuperato il corpo.i. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino