Giorgio Perlasca, l'uomo che si finse console e salvò cinquemila ebrei. Incontro con il figlio Franco

Giorgio Perlasca, l'uomo che si finse console e salvò cinquemila ebrei. Incontro con il figlio Franco
Tutto pronto per domani in sala Emigranti di via Lotta alle 20,30 in vista dell'incontro organizzato dalla Pro loco di Canale con Franco Perlasca che ricostruirà la...

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Tutto pronto per domani in sala Emigranti di via Lotta alle 20,30 in vista dell'incontro organizzato dalla Pro loco di Canale con Franco Perlasca che ricostruirà la figura del padre, il commerciante Giorgio, protagonista di una vicenda straordinaria: da solo, nell'inverno 1944-45, salvò la vita a più di cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista nei lager.

La serata è organizzata oltre che dalla Pro loco di Canale, anche dalle Biblioteche della Valle del Biois, con il patrocinio del Comune di Canale e la partecipazione di Libera Agordino ed il contributo della Cassa Rurale Dolomiti e del Garnì Costa. Si tratta di uno degli appuntamenti allestiti grazie al presidente Vigilio Costa che da sempre invita, fuori stagione, personaggi del mondo della cultura, storici e scrittori. Rientrano in questo contesto la presentazione dei vari libri di Andrea Vitali che hanno sortito il tutto esaurito, di Sammy Basso, il ragazzo affetto da progeria nota anche come "sindrome da invecchiamento precoce".

Quello di domani è un incontro con "La Grande Storia" dove l'intelligenza e la sensibilità di un uomo, Giorgio Perlasca, morto a Padova nel 1992, ha saputo sfidare la ferocia nazista riuscendo ad inventarsi un ruolo di fantasia come quello del Console spagnolo accreditato nella capitale Magiara e grazie a questa veste riuscire a mettere sotto la propria protezione cinquemila ebrei destinati ai campi di concentramento in Germania. Perlasca, rientrato in Italia non ne parlò mai con nessuno e solo negli anni ottanta, quando alcune ebree da lui salvate, lo cercarono venne alla luce quel capitolo di storia e di solidarietà. A chi gli chiedeva perché lo aveva fatto, rispondeva semplicemente: «Ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l'odio e la violenza?».
DF

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Il Gazzettino