Il prof. Palù: «Gli over 50-60 non vaccinati rischiano il virus: sono 7,3 milioni»

Giorgio Palù
ROMA - «Certamente quello che preoccupa sono i cinque milioni di over 50 e i due milioni e 380 mila persone di over 60 che non sono ancora vaccinati, perché sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA - «Certamente quello che preoccupa sono i cinque milioni di over 50 e i due milioni e 380 mila persone di over 60 che non sono ancora vaccinati, perché sono quelli a rischio di contrarre il virus ed avere conseguenze più serie». Lo ha detto il presidente dell'Aifa e membro del Cts Giorgio Palù su Sky tg24.

«Credo - ha aggiunto - che il Generale Figliuolo abbia dimostrato come un esperto di logistica possa cambiare una situazione sul campo, e l'ha fatto in tempi rapidissimi. Abbiamo più di 60 milioni di dosi, ci stiamo avvicinando al 50% della popolazione vaccinata con due dosi, quindi trenta milioni, e se escludiamo circa i dieci milioni di under 12, che non si vaccinano, la copertura sta arrivando a quello che Figliuolo ci ha detto, cioè per la fine di settembre». 

Green pass

«Il Green pass non è altro, come certificazione, che una tutela per la salute individuale e di comunità. Potrebbe essere uno strumento utile, che aiuta chi esercita un'attività e chi ne fruisce. È necessario avere due dosi di vaccino - ha aggiunto Palù - Quello che dobbiamo sapere è che meno vacciniamo e più il virus si diffonde, quindi abbiamo meno possibilità di controllarlo e che questo virus diventi endemico», ha aggiunto, «meno persone si vaccinano e meno riusciamo a contenere questa infezione. Siamo abituati a parlare di immunità di gregge, o di comunità, perché conosciamo quei virus che hanno un'immunità persistente come il morbillo, la rosolia, la parotite. E sappiamo che per i virus come il morbillo non basta il 70% della popolazione vaccinata ma ci vuole oltre il 90% perché, in media, un bambino infettato ne può infettare altri venti. Vaccinarsi - ha concluso - è un compito sociale a cui alcune categorie dovrebbero adempiere, e per cui lo Stato sta facendo tutto il possibile». 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino