Anche i gioiellieri su whatsapp per aiutarsi e difendersi dai ladri

La presidente dei gioiellieri di Confcommercio di Udine Cristina Antonutti Franz
UDINE - I gioiellieri della provincia di Udine ma anche quelli di Pordenone e Gorizia hanno creato un gruppo whatsapp per tenersi in contatto in tempo reale e segnalare eventuali...

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UDINE - I gioiellieri della provincia di Udine ma anche quelli di Pordenone e Gorizia hanno creato un gruppo whatsapp per tenersi in contatto in tempo reale e segnalare eventuali persone sospette che si possono aggirare vicino ai negozi di oro e preziosi, come ladri e malviventi.

 
L’iniziativa, che permette ai professionisti di scambiarsi idee e aiutarsi nel caso il cliente richieda un particolare tipo di oggetto prezioso che non è disponibile in un punto vendita e magari in un altro sì, è stata ideata dalla presidente dei gioiellieri di Confcommercio di Udine, Cristina Antonutti Franz che lo ha creato  quando ancora l’applicazione non era così diffusa come oggi; adesso, coi telefoni di ultima generazione a portata di tutti, il gruppo funziona molto bene perché ne fanno parte in molti. È una iniziativa come tante altre che sono state attivate dalla categoria per sentirsi uniti, insieme ad altre che nascono per favorire l’acquisto di oro, argento e pietre preziose.
 
Come va il mercato delle “gioie”?
«Dopo un periodo di difficoltà oggettiva legata alla crisi e per l’aumento del costo dell’oro, che è duplicato in pochi anni - spiega la Antonutti Franz -, si assiste ora a un ritorno degli acquisti di gioielli in oro, soprattutto per i regali. L’oro resta un bene rifugio, che non perde mai valore. Va bene molto bene anche l’argento che ha triplicato il suo valore sempre in pochi anni e che si presta molto alle nuove tendenze moda. Oggi le donne che amano cambiare look spesso, cambiano anche gli accessori più spesso. Abbiamo quindi ritarato l’offerta con oggetti sempre preziosi, arricchiti da pietre dure naturali, ma che si possono acquistare con maggiore libertà per il costo più accessibile. Rispetto al passato, poi, che ha visto una richiesta di oro bianco importante, si torna adesso all’oro giallo; va molto il bracciale e meno il collier».
 
Il diamante
«Il diamante non ha mai avuto grandi crisi, anzi. È bene rifugio in un certo senso per eccellenza. Si regata per le nascite e restando chiuso in un blister il bambino da grande lo può rivendere, o si compra per investimento. Adesso anche le banche propongono investimenti in brillanti e diamanti ma notiamo comunque che il cliente, anche in base a un recente sondaggio eseguito tra i clienti, vede nella figura del gioielliere quella di un professionista affidabile, competente, capace. Una punto di riferimento importante per consigli e competenza, anche perché i gioiellieri, in Friuli, arrivano da famiglie che hanno operato in questo campo. Nessuno è improvvisato. E questo è un grande valore aggiunto».
 
Chi apre e chi chiude

La crisi non ha portato a chiusure in ambito gioiellerie. Alcune si sono addirittura ampliate. Hanno aperto e chiuso in un lampo solo punti vendita per così dire “estemporanei”. Hanno chiuso, invece, diversi “Compro oro” che avevano avuto un boom negli anni di inizio crisi; la gente, insomma, non pare più interessata a cedere il proprio oro a questo tipo di negozi. Adesso la nuova frontiera è l’online: alcuni gioiellieri hanno aperto un sito web dove è possibile vedere i preziosi sui propri dispositivi mobili, tutti garantiti e certificati. Poi chi vuole toccare con mano può farlo recandosi in negozio e fare o meno l’acquisto.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino