Gioielliere ammazzato nell'assalto in villa: giallo sul movente della rapina

I rilievi in villa
TRIESTE - Sono molti i punti interrogativi a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta sugli eventi costati la vita al 75enne Aldo Carli nella notte tra...

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TRIESTE - Sono molti i punti interrogativi a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta sugli eventi costati la vita al 75enne Aldo Carli nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 dicembre. L'uomo si trovava con la madre 94enne al piano terra della sua villetta in via del Refosco ad Opicina quando i malviventi hanno fatto incursione: non è ancora chiaro come si siano introdotti in casa, in quanti abbiano agito e cosa abbia fatto degenerare la rapina in una brutale  aggressione nei confronti dell'uomo. Non dovrebber aver fatto molto rumore visto che la moglie, 62enne, al piano superiore non ha sentito nulla. 

 

L'anziana madre non vedente è stata invece imbavagliata dai banditi per impedire di dare l'allarme,  mentre il 75enne - con un passato di gioielliere - è stato pestato a morte ed è stato trovato riverso a terra - nel giardino della casa sull'altopiano carsico - dagli operai di una ditta edile che iniziavano il turno di lavoro nelle vicinanze. Di nulla si è invece accorta la moglie sessantenne di Aldo Carli che durante l'aggressione dormiva appunto al piano superiore della casa.

Gli inquirenti stanno indagando anche sulla tipologia di rapina con un'abitazione lasciata completamente a soqquadro. Sull'eventuale refurtiva non vi sono informazioni. E potrebbe essere proprio il mestiere che il 75enne ha svolto nella sua vita a rappresentare la chiave di svolta delle indagini: a cosa puntavano i banditi? Le piste di indagine si preannunciano lunghe e complicate.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino