Padova. Gino Cecchettin presenta il libro sulla "sua" Giulia, la figlia uccisa da Filippo Turetta

Gino e Giulia Cecchettin
PADOVA - A quattro mesi dall'omicidio della figlia e a un mese dalla consegna della laurea alla memoria, Gino Cecchettin presenterà pubblicamente il libro su Giulia. Lo...

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PADOVA - A quattro mesi dall'omicidio della figlia e a un mese dalla consegna della laurea alla memoria, Gino Cecchettin presenterà pubblicamente il libro su Giulia. Lo farà a Padova, la città dove la ventiduenne studiava ingegneria assieme al fidanzato che l'ha assassinata.

L'appuntamento è per martedì 5 marzo alle 18.30 è la sede sarà decisamente prestigiosa: il palco dello storico Teatro Verdi in centro città.

 


"Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia" 

L'ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti. Assieme a Gino Cecchettin ci saranno lo scrittore veneziano Marco Franzoso (coautore del libro) e Federica Magro, direttrice editoriale di Rizzoli. "Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia" uscirà nelle librerie proprio il 5 marzo e quindi quella padovana sarà la prima presentazione pubblica del volume.


La casa editrice propone il libro come «le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio. Un appello potente alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni». Il libro è parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Fin dall'inizio dell'incubo Gino Cecchettin ha scelto di condividere il proprio dolore cercando di affrontarlo e renderlo costruttivo perché possa essere di aiuto soprattutto ai giovani.


In questo libro, attraverso la storia di Giulia, Cecchettin si interroga sulle radici della cultura patriarcale della società. Le sue parole sono rivolte direttamente alla figlia: «Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico. Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande».


«Nel nostro Paese la riflessione comune intorno al tragico tema della violenza di genere si fa sempre più urgente, per ripensarci compiutamente come società civile - aveva spiegato un mese fa Federica Magro annunciando l'uscita del libro -. Sono grata a Gino Cecchettin per essere intervenuto sul tema della violenza di genere con una riflessione lucida e preziosa, chiave di un cambiamento necessario». Una riflessione che tra una settimana tutti potranno leggere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino