Gino Cecchettin presenta il libro a Borgoricco: «Giulia mi ha insegnato ad amare in modo incondizionato»

Gino Cecchettin presenta il libro a Borgoricco: «Giulia mi ha insegnato ad amare in modo incondizionato»
BORGORICCO (PADOVA) - Il momento più emozionante dell’incontro di Gino Cecchettin con i 300 spettatori accorsi ieri mattina ad ascoltarlo al teatro Aldo Rossi...

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BORGORICCO (PADOVA) - Il momento più emozionante dell’incontro di Gino Cecchettin con i 300 spettatori accorsi ieri mattina ad ascoltarlo al teatro Aldo Rossi è stato la standing ovation finale dopo la lettura di un sms di un’insegnante di Vercelli che ha raccontato di come una sua allieva, grazie alla drammatica storia di Giulia, abbia avuto il coraggio di salvare la propria vita sottraendosi dall’abbraccio troppo “assillante” del fidanzato. Il pubblico, commosso ed emozionato come il papà Gino sul palco, si è lasciato andare ad un lungo, per certi aspetti, liberatorio applauso a chiusura della presentazione del libro "Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, scritto a quattro mani da Cecchettin e lo scrittore Marco Franzoso


Il volume, una lunga lettera-ricordo del padre all’adorata figlia “adottata” dall’Italia intera, è il primo tassello per arrivare alla creazione di un fondazione dedicata a Giulia. «Io non sono uno scrittore - ha detto Gino Cecchettin incalzato dalle domande del moderatore Enrico Galiano - ma non ho voluto chiudermi nel dolore e rimanere in silenzio. Ho preferito, supportato dalla famiglia, raccontare quanto meravigliosa era Giulia e condividere, con tutti, quello che lei ha insegnato a me. Mia figlia mi ha fatto apprendere quanto sia importante dare agli altri senza pretendere nulla in cambio, amare le persone che conosciamo in modo incondizionato e apprezzare le cose semplici della vita. Lei era davvero una ragazza con tanta gioia di vivere. Per me conoscerla e amarla è stato un privilegio durato 22 anni».

Affrontare la vita quotidiana

Papà Cecchettin, dopo aver vissuto settimane incredibili in attesa di notizie della figlia scomparsa, ha ammesso che attualmente vive momenti molto triste, ma sempre riesce a reagire nonostante non sia credente. «Lo devo fare perché ho altri due figli, Elena e Davide, ai quali devo dare speranza e amore per il futuro - ha confessato - Certo il dolore non si supera e con esso conviverò tutti i giorni. Giulia mi mancherà per sempre ma devo guardare avanti perché la vita continua».
Gino ha raccontato anche un aneddoto per cercare di superare il lutto: «Era stata Giulia stessa ad incoraggiarmi, quando nel 2022 è morta mia moglie Monica, a continuare nel frequentare dei corsi di ballo liscio - ha raccontato - Io rispetto il lutto per quel che è successo ma ballando trovo quei piccoli momenti di serenità e spensieratezza che mi fanno stare meglio». Nel corso dell’incontro si è parlato anche di femminicidio: «È un problema, come quello del patriarcato, che mi ha trovato spiazzato - sostiene il papà di Giulia - Noi maschi dobbiamo accettare un “no”. Anch’io a 18 anni sono stato respinto. Ho visto però che ricevere un rifiuto da chi amavo in quel tempo non è la fine del mondo, a me dopo si è aperta una porta verso la felicità». 


Infine Cecchettin che ha deciso di non firmare le copie dei libri in vendita, ha consegnato sua figlia a tutti gli iItaliani: «Al suo funerale a Padova - ha concluso - ho capito che Giulia era diventata la figlia, la sorella e l’amica di tantissima gente, non solo la mia adorata bambina».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino