Si lascia morire dopo la moglie: «Non poteva vivere senza di lei»

IL RICORDO Gildo Perin nell'anniversario dei 74 anni di matrimonio festeggiato lo scorso anno con la moglie
GAIARINE Si è lasciato morire a poco a poco Gildo Perin, 97 anni. La vita per lui non aveva più senso dopo che l’amatissima moglie Clorinda era morta lo scorso...

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GAIARINE Si è lasciato morire a poco a poco Gildo Perin, 97 anni. La vita per lui non aveva più senso dopo che l’amatissima moglie Clorinda era morta lo scorso luglio dopo una caduta. A novembre avrebbero festeggiato 75 anni di matrimonio. Erano insieme da quasi ottant’anni, essendo stati fidanzati per quattro prima delle nozze. Un amore solidissimo, capace di superare le bufere della vita, condito di sacrifici, dalla paura della guerra, dalle fatiche dell’emigrazione. Un sentimento capace di superare gli ostacoli, che non ha potuto essere spezzato neppure dalla morte. Perché Gildo non ha retto alla sofferenza di essere separato dalla sua compagna di vita e ha voluto raggiungerla nell’aldilà. Clorinda Bortolussi, 94 anni, lo scorso 26 luglio era rimasta vittima di una banale caduta. A causa del farmaco anticoagulante che assumeva si era manifestata un’emorragia fatale.

LA SOFFERENZA
Il marito non si era più ripreso dalla sua morte. Un uomo forte, dalla tempra d’acciaio, in ottima salute compatibilmente con i suoi 97 anni, è rimasto distrutto dalla perdita dell’amata. Dal non poterla vedere in ogni momento, parlarle, condividere insieme la semplicità dei loro giorni. Vivevano nella loro casa di Albina senza la necessità di badanti. I sei figli si alternavano nel far loro visita e assicurarsi che tutto andasse bene. «Dopo la morte della mamma – raccontano affranti dalla famiglia – papà ha cominciato a rifiutare il cibo. Noi figli ci alternavamo da lui giorno e notte, non è mai stato lasciato solo neppure un momento. Ma non c’è stato niente da fare, ha deciso di smettere di mangiare. È morto cinquanta giorni esatti dopo la mamma». Le giornate per Gildo erano diventate insopportabilmente prive di senso se non poteva condividerle con Clorinda. Colei che vide per la prima volta nel 1940 alla sagra di Albina.
I RICORDI

«Gildo mi notò – ricordava Clorinda con affetto – e disse: voglio quella ragazza là, così senza tanti preamboli». Una donna forte ma dolce, che non si spaventava davanti alle difficoltà. Come quando – ed erano già nati tre figli – Gildo partì per l’Australia per fare un po’ di denaro: ci rimase per cinque anni. Gli smartphone non esistevano, figurarsi internet. Gildo e Clorinda si scrivevano tutte le settimane. Tornato in Italia l’uomo fondò insieme a quattro soci la Sma Società Mobili Albina. Era un imprenditore fattivo, amava circondarsi di amici; ogni anno per l’anniversario di matrimonio ingaggiava il coro Ana di Vittorio Veneto, lui che non era alpino aveva un profondo affetto per le Penne Nere. E a novembre del 2019, come ogni anno, Gildo e Clorinda avevano festeggiato i loro 74 anni di matrimonio. Una storia d’amore d’altri tempi, che commuove e fa riflettere. Il funerale di Gildo Perin verrà celebrato oggi alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Albina. Lascia i figli Lino, Luciano, Mariangela, Alcide, Alessio e Gigliola.  © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino