Presentato il progetto il Giardino di Ngali per la formazione di duemila minori africani

Presentato il progetto il Giardino di Ngali per la formazione di duemila minori africani
Presentato  a Roma  il  progetto “Il Giardino di Ngali”, cofinanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) che vede come capofila...

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Presentato  a Roma  il  progetto “Il Giardino di Ngali”, cofinanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) che vede come capofila la APS vicentina, SOS Bambino International Adoption  con la Nadia di Verona e L'Arcobaleno di Longarone. Il progetto si rivolge a duemila minori in Guinea Bissau, Sierra Leone, Liberia e Niger favorendone il percorso formativo e scolastico, le cure mediche e prevede la realizzazione di attività volte al contrasto del fenomeno dell’abbandono. E’ intervenuto alla conferenza stampa il vice presidente della CAI, dott. Vincenzo Starita, il quale ha sottolineato l’importanza della sussidiarietà e dei progetti di cooperazione a favore dei minori nei paesi dove gli enti autorizzati sono presenti ed attivi.

Questa attività di finanziamento, fortemente voluta dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti che ho portato i suoi saluti attraverso il dott. Starita, ha visto la CAI sottoscrivere un accordo con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale per proseguire in maggiore sinergia in questi interventi ed azioni.

All’incontro erano presenti, fisicamente o collegati a distanza, anche i presidenti degli enti autorizzati partner dell’iniziativa progettuale: per la veronese NADIA Onlus, Luciano Vanti, per I Bambini dell’Arcobaleno di Longarone (BL), Marisa Tomasella e per la romana Famiglia Insieme, Roberta Mazzega. Presente anche il presidente dell’Associazione Amici della Guinea Bissau, Guido Maruelli.

Si è proiettata una video presentazione del progetto (visibile da oggi anche sul sito di progetto: www.ilgiardinodingali.it) e il project manager, Angelo Vernillo, ha elencato le prime attività già realizzate: l’acquisto di un gastroscopio, l’inizio delle attività di screening sanitario a favore dei bambini e delle bambine, l’acquisto di farmaci necessari e il sostegno scolastico formativo.

Ad ottobre si è anche già realizzato il corso di formazione per gli operatori delle case di accoglienza volto al miglioramento delle capacità professionali di accoglienza, cura e identificazione anagrafica dei minori abbandonati.

 

Il progetto, che vede il cofinanziamento degli enti privati per un totale di 140.000 euro ed un contributo da parte della CAI di 561.000 euro, terminerà a gennaio 2023.

 

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito internet dedicato e al termine delle attività verrà promosso un momento di restituzione pubblica degli esiti.

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Il Gazzettino