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VENEZIA - «Speriamo che la situazione del Covid possa rapidamente migliorare. Personalmente non mi sono ancora vaccinato sento anche notizie da chi lo ha fatto e poi è stato male». Nel giorno del suo 78.mo compleanno, festeggiato a Venezia, la leggenda del Milan, Gianni Rivera, ha ribadito la sua posizione No Vax, già espressa, lo scorso gennaio, durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa.
Diciannove stagioni al Milan, primo giocatore italiano a conquistare il Pallone d'oro, Rivera, rispetto ad allora non ha cambiato idea. E non ne fa un mistero. Hanno fatto discutere, però, le sue foto, all'aperto senza mascherina, attorniato dai baby del Saccafisola venuto a tributargli un'accoglienza trionfale. Rivera non si è risparmiato concedendo, a tutti, sorrisi, foto e autografi. La festa e il pranzo erano all'aperto, senza perciò l'obbligo di indossare la mascherina, ma ha fatto discutere comunque la scelta di non indossare, almeno nelle foto, i dispositivi di protezione individuale.
OSPITE DI AMICI
In serata, per la festa di compleanno, Gianni Rivera si è trasferito al Bufalino Beach, il locale sul lungomare dell'amico Antonio De Martino, che lo ha ospitato per la sua vacanza a Venezia. «È un posto bellissimo - ha detto Rivera - qui siamo a due passi dal Palazzo del cinema e dalla Mostra. La promozione del Venezia in Serie A non è per nulla una sorpresa. È una società che da tempo lavora bene e questo è l'esito di un tale percorso».
Sul campionato, ormai ai nastri di partenza, il capitano rossonero ha aggiunto: «Sarà equilibrato, difficile fare delle previsioni - credo però che, come spesso avviene, dopo i campionati che seguono Europei e Mondiali ci potranno essere delle sorprese dietro l'angolo. Sarà un campionato imprevedibile, non faccio pronostici, basta avere la pazienza che inizi e poi vediamo. L'Italia di Mancini, invece, dopo il meritatissimo trionfo all'Europeo può continuare in questa crescita e fare bene. Gli azzurri possono aprire un bel ciclo».
Tra i giocatori di oggi ancora non vede un suo possibile erede.
«Non vedo ancora un mio erede con caratteristiche simili alle mie - ha concluso Gianni Rivera - ma penso che sia giusto che il nostro calcio riparta dall'attenzione ai giovani. Io avevo un dono di natura e l'ho messo bene a frutto nel rettangolo di gioco. La politica non mi interessa più. Sono contento di essere stato qui a Venezia, ospite di Antonio, e spero di tornare presto a trovarvi. Ho un legame speciale di affetto anche con la Mostra d'Arte Cinematografica».
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Il Gazzettino