In lotta da 30 anni con il Fisco: «La mia vita sconvolta»

In lotta da 30 anni con il Fisco: «La mia vita sconvolta»
ROVIGO - Giancarlo Siviero non si arrende ed è pronto ad aggiungere un nuovo capitolo alla battaglia ormai trentennale intrapresa contro il Fisco dopo il fallimento della...

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ROVIGO - Giancarlo Siviero non si arrende ed è pronto ad aggiungere un nuovo capitolo alla battaglia ormai trentennale intrapresa contro il Fisco dopo il fallimento della sua azienda Fep. Non gli è bastata la risposta dell'Agenzia delle Entrate che ha ricostruito la vicenda distinguendo i carichi della società, fallita nel 1991, di cui il contribuente era socio insieme alla moglie, da quelli relativi alla posizione personale dello stesso Siviero, né la disponibilità da parte dell'ufficio a fornire, a lui o a un suo delegato, tutte le spiegazioni restando a disposizione per ulteriori chiarimenti e supporto. Il rodigino ritiene ormai di essere "inseguito" dal Fisco e sta valutando di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo per mettere fine a un contenzioso dove si sono accumulati ricorsi e controricorsi, pignoramenti, avvisi di mora, cartelle, sentenze, sanatorie, sanzioni, notifiche e impugnazioni.

L'Agenzia delle Entrate ha verificato la sua posizione e sostiene che restano aperte diverse cartelle relative sia al periodo 2005-2007 che 2011-2021, nessuna di queste risulterebbe essere stata mai impugnata dal contribuente mentre la rottamazione delle cartelle da lui richiesta non si sarebbe perfezionata per mancato versamento degli importi dovuti. Siviero contesta di aver pagato negli anni anche due, se non tre volte, il dovuto. La vicenda è complessa perché vi si innesta anche il mancato pagamento da parte del Comune di Venezia di servizi relativi al programma di informatizzazione dei cimiteri del capoluogo lagunare forniti dall'azienda Fep di Siviero.

«Il Comune ha utilizzato la struttura e il materiale sfruttandolo e degradandolo per ben 34 anni, senza mai aver disposto il relativo contratto e purtroppo senza aver mai pagato», lamenta Siviero indicando il mancato introito per questa fornitura come una delle cause che hanno determinato il fallimento della sua azienda e la serie di guai che ne è derivata. «Una sequela di omissioni ed errori da parte degli uffici veneziani mi ha reso ingiustamente debitore nei confronti del Comune. Tutte queste difficoltà e problemi hanno intaccato e sconvolto per 34 anni la mia vita - denuncia -. A oggi non ho ancora compreso di quale reato io sia colpevole. Nel mio caso si è creata una vera e propria frattura del rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione». Per questo ora sta pensando di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino