Multata in pieno lockdown perché andava in farmacia a prendere le medicine per la mamma: la sanzione arriva dopo 5 mesi

Multata in pieno lockdown perché andava in farmacia a prendere le medicine per la mamma: la sanzione arriva dopo 5 mesi
GIACCIANO - Pochi chilometri in auto da pagare a caro prezzo. Si era spostata dal suo comune in pieno lockdown per andare in farmacia a Calto e ritirare le medicina per la madre,...

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GIACCIANO - Pochi chilometri in auto da pagare a caro prezzo. Si era spostata dal suo comune in pieno lockdown per andare in farmacia a Calto e ritirare le medicina per la madre, gravemente malata. Loretta Biancardi, parrucchiera di Zelo, frazione di Giacciano con Baruchella, dovrà pagare una multa di 409 euro. Una vicenda destinata a far discutere. «Sono stata fermata a Ceneselli dalla polizia locale il 14 marzo e la sanzione è arrivata il 27 agosto - racconta - Al momento sto valutando se presentare ricorso, allegando lo scontrino rilasciato dalla farmacia. Mi sono sentita attaccata dai vigili urbani: non ero a passeggio, mi ero spostata per motivi di salute e tra l'altro gestisco un negozio a Calto. Durante il controllo la Polizia locale non mi ha dato modo di spiegare la situazione, gli agenti non hanno voluto nemmeno vedere i medicinali e lo scontrino: mi hanno detto solamente che non potevo spostarmi dal comune di residenza».


LA DIFESA
Angela Gazzi, sindaco di Ceneselli, difende l'operato dei vigili: «Sono sicura che l'agente ha fatto il proprio dovere, nella piena osservanza della normativa in vigore, restrittiva sì, ma a tutela della salute dei cittadini». Ceneselli ha aderito dal 2010 al consorzio della Polizia locale Polesine superiore: la convenzione interessa anche i comuni di Castelmassa, Calto, Bergantino e Salara. Natale Pigaiani è originario proprio della frazione di Zelo e guida il comune di Giacciano con Baruchella. Il sindaco boccia la decisione delle forze dell'ordine: «Conosco bene la signora Biancardi, a Zelo la farmacia non c'è mai stata, c'è solo quella di Baruchella, ma so che la signora fa la parrucchiera e gestisce un negozio nella vicina Calto - spiega - In casi delicati come questo, doveva prevalere il buonsenso della polizia locale. E' vero che a marzo non si poteva uscire dal comune di residenza, ma è altrettanto vero che la signora aveva ordinato in precedenza le medicine ed era passata a ritirarle. La donna aveva in macchina medicine e scontrino: multare la gente così significa fare solo cassa». È rimasto sorpreso anche Fulvio Tironi, vicesindaco di Calto, il comune più piccolo del Polesine: «Nei primi giorni del lockdown c'era molta incertezza tra i cittadini, ma credo che lo spostamento della signora fosse da considerarsi necessario, era arrivata nel nostro comune per acquistare dei farmaci indispensabili. Serviva maggiore tolleranza da parte delle forze dell'ordine».

CASO NON ISOLATO

Secondo le testimonianze raccolte in paese, sembra che a Calto, sempre a marzo, i vigli abbiano fermato un'altra donna proveniente dalla vicina Salara: in quel caso, però, la signora se l'era cavata con un richiamo verbale e non aveva ricevuto alcuna sanzione. La farmacia di Salara, infatti, è chiusa da luglio 2017 e i cittadini sono costretti a spostarsi nei comuni limitrofi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino