Escursionisti bloccati ​sul ghiacciaio del Canin: trovati e salvati grazie a due foto sui social

Escursionisti bloccati sul ghiacciaio del Canin: trovati e salvati grazie a due foto sui social
UDINE - Questa notte due escursionisti di Udine sono stati tratti in salvo dai soccorritori della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico sul ghiacciaio del...

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UDINE - Questa notte due escursionisti di Udine sono stati tratti in salvo dai soccorritori della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico sul ghiacciaio del Canin. L'intervento è scattato alle 21, quando è arrivata una chiamata in stazione che segnalava il mancato arrivo dei due escursionisti - che stavano compiendo la traversata dell'Alta via Resiana - al Rifugio Gilberti, dove avrebbero dovuto trascorrere la notte come previsto dalla loro tabella di marcia. A segnalarlo la ragazza di uno dei due, che li aveva sentiti per l'ultima volta al mattino di ieri. Dal quel momento i due non erano stati più raggiungibili al telefono, che nella zona è senza copertura.


Presumendo un ritardo sulla tabella di marcia e una fermata intermedia, si è inviata subito una squadra di due soccorritori per individuarli. Nel frattempo, con l'aiuto delle guide alpine presenti all'interno della stazione di Cave del Predil, si è cercato anche di raccogliere quante più informazioni possibile anche usando gli scambi whatsapp con la ragazza e le eventuali immagini postate dai due escursionisti sui social. Grazie a due fotografie, una scattata la sera di giovedì al Bivacco Costantini, situato alla testata della Val Resia, sotto le Babe, e una scattata venerdì lungo la cresta di collegamento tra le Babe e il Canin a quota 2400 metri sulla dorsale del Monte Laska Plagna, si è intuito che i due avevano trascorso la notte di giovedì presso lo stesso bivacco e si è ipotizzato con più certezza il percorso effettuato. 

È poi arrivata conferma che i due avevano raggiunto ieri la cima del Monte Canin perché da questa sono stati visti scendere verso la via Ferrata Julia e quindi verso il ghiacciaio del Canin da una guida alpina con clienti. A confermare questa ipotesi il fatto che le segreterie telefoniche dei cellulari dei ragazzi rimandavano o alla linea austriaca o alla linea italiana e non a quella slovena, e uno dei pochi punti in cui la rete austriaca riesce a essere agganciata è proprio quello del ghiacciaio del Canin.


A quel punto la squadra si è diretta immediatamente verso l'attacco della Ferrata Julia e alle 00.30 circa li ha trovati bloccati poco lontano, sul Ghiacciaio del Canin, impossibilitati a scendere. Recuperati, sono stati accompagnati fino al Rifugio Gilberti. L'intervento si è concluso alle tre e mezza. Allertata, e pronta a intervenire, anche la Guardia di Finanza di Sella Nevea.
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Il Gazzettino