UDINE - Questa notte due escursionisti di Udine sono stati tratti in salvo dai soccorritori della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico sul ghiacciaio del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Presumendo un ritardo sulla tabella di marcia e una fermata intermedia, si è inviata subito una squadra di due soccorritori per individuarli. Nel frattempo, con l'aiuto delle guide alpine presenti all'interno della stazione di Cave del Predil, si è cercato anche di raccogliere quante più informazioni possibile anche usando gli scambi whatsapp con la ragazza e le eventuali immagini postate dai due escursionisti sui social. Grazie a due fotografie, una scattata la sera di giovedì al Bivacco Costantini, situato alla testata della Val Resia, sotto le Babe, e una scattata venerdì lungo la cresta di collegamento tra le Babe e il Canin a quota 2400 metri sulla dorsale del Monte Laska Plagna, si è intuito che i due avevano trascorso la notte di giovedì presso lo stesso bivacco e si è ipotizzato con più certezza il percorso effettuato.
È poi arrivata conferma che i due avevano raggiunto ieri la cima del Monte Canin perché da questa sono stati visti scendere verso la via Ferrata Julia e quindi verso il ghiacciaio del Canin da una guida alpina con clienti. A confermare questa ipotesi il fatto che le segreterie telefoniche dei cellulari dei ragazzi rimandavano o alla linea austriaca o alla linea italiana e non a quella slovena, e uno dei pochi punti in cui la rete austriaca riesce a essere agganciata è proprio quello del ghiacciaio del Canin.
A quel punto la squadra si è diretta immediatamente verso l'attacco della Ferrata Julia e alle 00.30 circa li ha trovati bloccati poco lontano, sul Ghiacciaio del Canin, impossibilitati a scendere.
Il Gazzettino