​Furti di ghiaia, depositi illeciti: guai per ditte, operai e addetto Comune

Furti di ghiaia, depositi illeciti: guai per ditte, operai e addetto Comune
UDINE e GORIZIA - I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine hanno accertato nella giornata di oggi, lunedì 11 aprile, che due aziende friulane che operano nel...

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UDINE e GORIZIA - I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine hanno accertato nella giornata di oggi, lunedì 11 aprile, che due aziende friulane che operano nel settore degli scavi e della movimentazioni di terra, avevano gestito illecitamente, e successivamente “tombato” senza la autorizzazione, in concorso tra loro. circa 3mila metri cubi di rifiuti speciali; il materiale era composto da terre e rocce da scavo e da fresato d’asfalto, il tutto proveniente da cantieri attivi nel territorio della provincia di Gorizia. I rifiuti speciali erano stati stoccati nella Ex Cava Postir di proprietà del Municipio di Sagrado. Gli inquirenti ritengono responsabili i titolari e alcuni dipendenti di due aziende che hanno sede nel territorio del Medio Friuli, in provincia di Udine; realtà che operano, appunto, nell’ambito della movimentazione di terra e di rocce.


I carabinieri del Noe hanno raccolto elementi utili per contestare ai dipendenti di una delle due aziende anche il furto di notevoli quantità di ghiaia, prelevate da una parete della “Ex Cava Postir”; c'è, infine, la mancata vigilanza sulle attività svolte nel sito contestata a un dipendente di un ufficio del Comune di Sagrado: quest’ultimo, con l’azione omissiva, avrebbe favorito la commissione dei reati. È stata poi sequestrata l’intera area, che si estende per circa 4mila metri quadrati: è qui che erano stati stoccati i rifiuti. Posti i sigilli pure a un escavatore e un camion usati per lo svolgimento delle attività illecite, per un valore complessivo in circa 900mila euro. L’indagine è stata eseguita in collaborazione con i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Gorizia e dell’Arma territoriale della Compagnia di Gradisca d’Isonzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino