Medico padovano scomparso in Libia: è l'ortopedico Ignazio Scaravilli

Ignazio Scaravilli
PADOVA - La Farnesina è all'opera sul caso di un medico ortopedico padovano dichiarato come «irreperibile» in Libia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni...

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PADOVA - La Farnesina è all'opera sul caso di un medico ortopedico padovano dichiarato come «irreperibile» in Libia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni oggi a Londra.




«Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni», ha aggiunto. Lo "scomparso" è il settantenne Ignazio Scaravilli, catanese, ma residente a Padova dove lavorava alla clinica Morgagni: di lui non si sa più nulla da 15 giorni, il pomeriggio del 6 gennaio scorso. Il fascicolo aperto dal pm Sergio Colaiocco, contro ignoti, è per sequestro di persona con finalità di terrorismo.





Scaravilli, specialista ortopedico, aveva lavorato a lungo al "Cto" di via Facciolati a Padova, e
per qualche tempo anche presso il pronto soccorso dell'ospedale di Jesolo. A segnalare l’allontanamento del medico sono stati i suoi colleghi, ma allo stato non ci sarebbero testimoni diretti della scomparsa.



L'anziano professionista sul proprio sito si presenta come chirurgo ortopedico specializzato in interventi su mano e piede. Era partito prima di Natale con altri tre o quattro colleghi siciliani per operare all'ospedale di Dar Al Wafa di Tripoli, città dove è consulente per due cliniche. Il giorno della Befana però è sparito in una Libia precipitata nel caos fin dalla caduta del rais Muammar Gheddafi nel 2011 e guidata da due governi con tanto di parlamenti che si contendono potere e pozzi petroliferi: uno a Tripoli, è sostenuto da potenti milizie islamiste mentre l'altro è riconosciuto dalla comunità internazionale a Tobruk disponendo di un esercito che tiene malamente a freno. Uno scenario in cui si stanno inserendo formazioni terroristiche come al-Qaida e l'Isis.



Lo Stato islamico in particolare sta creando un califfato a Derna ma è attivo anche a Tripoli e Bengasi. L'Onu, col sostegno dell'Italia, dopo una falsa partenza nel settembre scorso, sta cercando di portare ad un tavolo di negoziati almeno i due principali contendenti di Tobruk e Tripoli in un tentativo che l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha definito «l'ultima chance».
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Il Gazzettino