«Troppi filo-putiniani», salta a Verona la presentazione del libro del generale Vannacci. Valdegamberi: «Troveremo un'altra sala»

VERONA - Salta a Verona la presentazione del libro del generale Roberto Vannacci "Il mondo al contrario", dopo le proteste di chi ha puntato il dito contro la presenza...

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VERONA - Salta a Verona la presentazione del libro del generale Roberto Vannacci "Il mondo al contrario", dopo le proteste di chi ha puntato il dito contro la presenza di esponenti politici locali vicini al putinismo. «È una cosa assurda, hanno intimidito l'albergatore che ci ospitava, abbiamo dovuto rinunciare e ci sposteremo fuori Verona», dice il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, uno degli organizzatori dell'evento previsto per l'11 gennaio presso un hotel della città scaligera.  Con il generale Vannacci, al tavolo erano attesi anche l'ex parlamentare della Lega, Vito Comencini, che dopo aver lasciato il partito di Matteo Salvini ha fondato "Popolo veneto", partito identitario, no-euro e filoputiniano, e il consigliere comunale, anche lui ex Lega, Rosario Russo, difensore della famiglia tradizionale.

«C'era una sala pronta per 300 persone - racconta Valdegamberi, già finito al centro delle polemiche per la vicenda Cecchettin, quando accusò di satanismo la sorella della giovane uccisa dal fidanzato - Ma stamattina ho sentito l'imprenditore alberghiero, era sotto shock, ha detto che chiudeva tutto... Gli ho detto di non preoccuparsi, che avremmo trovato una soluzione». «Associazioni come Circolo Pink, Infospazio 161, Rifondazione Comunista, Paratodos, Osservatorio Migranti Verona, Sat Pink e Potere al Popolo si vantano sui loro canali social di essere riusciti a boicottare la presentazione del libro», sbotta il consigliere regionale, che parla di «azioni antidemocratiche e illiberali da parte di coloro che si dichiarano a parole non-violenti», chiedendosi se «esiste ancora il libero pensiero in questo Paese». Preso atto della situazione Valdegamberi ha ripiegato su un'altra struttura nel veronese: «Anche Vannacci è stato avvertito, ha detto "andiamo avanti, non cediamo alle minacce", quindi l'11 ci saremo». In Sala non ci saranno simboli politici, ma solo il libro del generale che tanto clamore ha suscitato. 

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Il Gazzettino