Scontro politico a Gemona sul glamping "glamour"​ da 200 posti

Scontro politico a Gemona sul glamping - Foto di cottonbro studio
GEMONA (UDINE) - Scontro politico a Gemona del Friuli sul progetto di realizzazione di un Glamping da 200 posti nella località pedemontana friulana, ovvero una particolare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GEMONA (UDINE) - Scontro politico a Gemona del Friuli sul progetto di realizzazione di un Glamping da 200 posti nella località pedemontana friulana, ovvero una particolare struttura dedicata al campeggio di nuova generazione "con glamour".


L'annuncio, ricorda Sandro Venturini, capogruppo di minoranza a palazzo Boton, era stato fatto nel mese di aprile 2020. In quell'occasione, prosegue Venturini, "l'amministrazione comunale che spiegava a mezzo stampa con tanto di immagini patinate, la prossima realizzazione a Gemona della struttura ricettiva, da realizzarsi in area Vegliato-Colle Dorondon da parte del gruppo Zaffiro per tramite la "Zaco srl, azienda edile con capitale sociale detenuto in maggioranza da Sarafin spa".

 

LA CRITICA


«Il sindaco - ricorda ancora Venturini - dichiarava che «la proposta di realizzare un Glamping, un'innovativa tipologia di "camping con glamour", struttura ricettivo alberghiera di nuova generazione, nel segno della riscoperta del più autentico benessere a contatto con la natura».


Un obiettivo da raggiungere « mixando innovazione, design, comfort con ecologia e sostenibilità, nella piena integrazione paesaggistica, garantisce un'offerta completamente e di alta gamma assente in gran parte del territorio regionale, ma da anni presenti e di straordinaria bellezza in tutto l'arco alpino, ovunque accolti con interesse e favore dalle comunità proprio perché rispettoso dei territori in cui si integra».

 

IL RECUPERO


E proseguiva: «La notizia è di una portata straordinaria perché contestualmente si va a completare il recupero di un'area che dopo il sisma è stata solo limitatamente valorizzata e si genera benefici significativi per il vicino centro storico e l'intero tessuto commerciale della nostra Città».

 

MINORANZA


Da qui le conclusioni dell'esponente di opposizione: "Abbiamo sempre avuto delle perplessità sulla concreta realizzazione di quest'opera, in particolare per il sito prescelto, a nostro avviso del tutto inadeguato, e prossimo ad un altro campeggio".


"Per questo abbiamo inoltrato un interpellanza al sindaco ricevendo di fatto conferma ai nostri dubbi: dall'aprile 2020 ad oggi nulla è pervenuto riguardo a quest'opera. Il Glamping è fermo, o meglio è già morto" ha concluso Venturini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino