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PORDENONE - Gratuita quanto inumana, gratuita crudeltà o qualcosa di ancora più oscuro e misterioso, come il sacrificio durante riti satanici? È la domanda che si pongono in molti, tra gli amanti degli animali, interrogandosi su cosa ci sia dietro le sevizie patite da un povero gattino che non ha superato la ferocia dei suoi aguzzini, morendo una settimana dopo il suo ritrovamento. Lo avevano buttato fuori da un'auto di passaggio davanti al bar di Puja di Prata, secondo quanto raccontato da testimoni che hanno poi allertato chi sapevano si sarebbe preso cura di quel piccolo essere che respirava ancora. Lo avevano soccorso portandolo dal veterinario le sacilesi Barbara e Adriana. Il triste episodio è avvenuto sabato 4 marzo. «Attendiamo ancora l'esatta relazione della veterinaria» racconta Barbara, ma ha già riferito che, purtroppo, essere stato gettato fuori dall'auto non è stato la cosa peggiore che quel povero gattino abbia subito.
LE SEVIZIE
La povera bestiola, probabilmente colpevole solo di essere di colore nero, una tinta legata a medievali superstizioni, è stata seviziata in molti, dolorosissimi modi. "Gli hanno premuto un occhio spingendoglielo dentro l'orbita.
I PRECEDENTI
Quello dei primi di marzo non è l'unico episodio del genere registrato in zona. L'anno scorso a lato della provinciale Pordenone Oderzo fu trovato un altro giovane micio nero: morto, gli occhi gli erano stati brutalmente asportati. La zona del ritrovamento, non molto distante a quella del secondo e più recente episodio. L'inquietante dubbio che possa esserci da quelle parti qualcuno che pratica oscuri riti esoterici, messe nere e simili. «Lanciamo un accorato appello affinché chi ha visto o sa qualcosa si faccia avanti perché simili crudeltà non sono ammissibili. Sicuramente c'è chi ha notato l'auto dalla quale è stata buttata fuori la povera bestiola». Un noto gruppo animalista pordenonese starebbe vagliando l'ipotesi di procedere con una denuncia contro ignoti. Notoriamente gatti, ma anche corvi, vengono usati nei riti satanici come animali da sacrificare. La zona tra Pasiano e Prata non è l'unica dove ci sono dubbi di riunioni di questo tipo. In passato si indagò sull'ex cotonificio Makò di Cordenons, la zona delle sorgenti, alla Serenissima a Polcenigo, ma anche ad Aviano e a Tamai di Brugnera. I vertici ecclesiastici hanno più volte lanciato l'allarme, negli anni, segnalando un'interesse crescente da parte soprattutto dei giovani che arrivano ai riti satanici veri e propri partendo dalla curiosità per le sedute spiritiche. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino