Salvati 47 gatti stipati in un appartamento e malnutriti. Denunciata la proprietaria, che si difende: «Un equivoco»

Alcuni dei gatti rinvenuti nell'appartamento di corso Milano
PADOVA - Un appartamento del centro storico, al quinto piano di una elegante palazzina di corso Milano, è stato trasformato in un “rifugio” per gatti. Ma quando...

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PADOVA - Un appartamento del centro storico, al quinto piano di una elegante palazzina di corso Milano, è stato trasformato in un “rifugio” per gatti. Ma quando gli agenti del Nucleo tutela animali della polizia locale, su segnalazione di alcuni inquilini, hanno perquisito l’abitazione, nella mattinata di mercoledì, davanti ai loro occhi si è presentata una scena di assoluto degrado. I vigili, coordinati dal pubblico ministero Roberto D’Angelo titolare delle indagini, hanno trovato all’interno della casa 47 felini. Tutti gatti lasciati a girovagare in mezzo ai loro escrementi, malnutriti e senza acqua. La situazione nello stabile è peggiorata, quando alcuni residenti hanno segnalato alla Municipale la caduta dal quinto piano di un gatto. 


L’animale non è più stato ritrovato e forse, potrebbe essere stato lanciato. La proprietaria, una donna padovana di 49 anni è stata denunciata per maltrattamenti agli animali ed emissioni nauseabonde. In un secondo momento gli inquirenti hanno anche perquisito la seconda abitazione alla Mandria della indagata e anche qui hanno riscontrato una situazione di forte degrado.

L’INTERVENTO

Tutti i gatti sono stati presi in carico dall’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di Legnaro per le prime cure, dalle quali sono emerse copiose patologie, di natura neurologica, polmonare e cutanea, molte tra le quali irreversibili tanto da portare alla cecità dei felini. Il Comune ha poi messo a disposizione una struttura dove poter ricoverare i gatti durante il periodo di sequestro per potere essere curati e accuditi dai veterinari dell’Esercito e dalle volontarie dell’associazione Balzoo. 
Diego Bonavina assessore alla sicurezza ha dichiarato: «Il Nucleo Tutela Animali, istituito a fine del 2023, è già diventato un punto di riferimento per tutti coloro, e sono moltissimi, che hanno a cuore la salute degli animali da affezione, spesso compagni di vita insostituibili. Come amministrazione non possiamo che dare il massimo sostegno a tutte le azioni che possono prevenire odiose ed inaccettabili forme di maltrattamento e malgoverno degli animali». E ancora: «Ringrazio ovviamente i medici veterinari dell'Esercito e tutti gli altri attori, istituzionali e non, che hanno operato in sinergia con la nostra polizia locale in questa particolare ed importante attività». 

LA DIFESA

«È tutto un equivoco che sarà presto chiarito» ha dichiarato la 49enne finita iscritta nel registro degli indagati. «Mia madre è morta un paio di mesi fa e i gatti erano nel suo appartamento, la casa non è mia e i gatti non sono miei: secondo le disposizioni della mamma sono loro ad aver ereditato tutto - ha spiegato - Ho acquisito l'impegno di accudirli, ma non erano tutti nella sua casa, io ho avuto gravi problemi di salute e per occuparmi di tutti i gatti ho dovuto riunire due colonie nel suo appartamento rimasto vuoto. Non avevo più la forza di seguirli a causa della mia salute, ho fatto il possibile per mantenere puliti e in salute i gatti». 
La donna ha poi proseguito: «Quando è morta mia madre io avevo subito contattato le associazioni animaliste per trovare una soluzione ma nessuno mi è stato di aiuto, mi è stato solo proposto un aiuto economico. Quanto accaduto è stato un vero equivoco e anche le persone che sono venute a casa a prendere i gatti credo l'abbiano compreso, mi hanno confortato». 
La 49enne ha poi parlato dei suoi buoni propositi nei confronti dei felini: «Possiedo una proprietà enorme con un edificio molto grande, tra l'altro vincolato dalla Soprintendenza, e con un terreno intorno davvero ampio, ho anche acquistato delle roulotte da posizione nel parco e intendo creare una Fondazione, con il lascito di mia madre, per accogliere tutti i gatti e gli animali bisognosi». 


E sui maltrattamenti ai gatti: «Ho fatture di veterinari per un totale di 22mila euro spesi per mantenere in buona salute i gatti, certo alcuni sono stati sfortunati ma se raccolgo un animale cieco o con una zampa rotta io non posso intervenire, e ribadisco non erano in cattive condizioni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino