Gasolio contraffatto al distributore, la Finanza denuncia il benzinaio e sequestra 18mila litri

Gasolio contraffatto al distributore, la Finanza denuncia il benzinaio e sequestra 18mila litri
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ROVIGO - Dopo approfonditi accertamenti, supportati da un'analisi tecnica accurata, la Guardia di Finanza di Rovigo ha scoperto che un distributore (facente parte di una rinomata catena commerciale) aveva immesso sul mercato gasolio per autotrazione non conforme alle normative vigenti. Durante un ispezione sul campo, sono stati prelevati campioni del gasolio presente nelle cisterne e inviati al Laboratorio Chimico delle Dogane di Venezia. L'esito dell'analisi ha rivelato che il prodotto presentava un punto di infiammabilità al di sotto del limite stabilito dalla normativa. Di fronte a tale situazione, le autorità giudiziarie sono state informate dell'ipotesi di reato, inizialmente identificata come frode in commercio (art. 515 cp), con la denuncia del titolare dell'impianto.

In seguito a una richiesta della Procura della Repubblica di Rovigo, è stato emesso un provvedimento di sequestro da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, coinvolgendo una partita di gasolio pari a oltre 18.000 litri.

Cos'è il punto di infiammabilità

Il punto di infiammabilità del carburante rappresenta la temperatura più bassa a cui, in presenza di ossigeno e innesco, può verificarsi la combustione. Nel caso in questione, i vapori si sarebbero formati a una temperatura inferiore al limite consentito per legge (55°C), indicando una maggiore infiammabilità del carburante (flash point). Un punto di infiammabilità più basso suggerisce la possibile "diluizione" del carburante con sostanze infiammabili, aumentando il rischio di accensione del serbatoio a contatto con una fiamma. Questa condotta non solo potrebbe danneggiare i motori dei veicoli, ma anche comportare un aumento delle emissioni inquinanti oltre i limiti normativi europei, destinati a preservare l'ambiente.

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Il Gazzettino