L'auto perde metano durante il rifornimento al distributore di Vedelago, la coppia chiama i vigili del fuoco: intervento di sette ore

L'auto perde metano durante il rifornimento al distributore di Vedelago, la coppia chiama i vigili del fuoco: intervento di sette ore
VEDELAGO (TREVISO) - Sette ore di intervento per mettere in sicurezza un’auto alimentata a metano e le colonnine di rifornimento del gas dela stazione di servizio Eni...

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VEDELAGO (TREVISO) - Sette ore di intervento per mettere in sicurezza un’auto alimentata a metano e le colonnine di rifornimento del gas dela stazione di servizio Eni di via Nazionale a Vedelago, che poi sono state chiuse. L’allarme è scattato alle 15.45 di ieri quando un 55enne, alla guida di una Fiat Grande Punto, si è fermato al distributore per riempire di metano i due serbatoi della sua vettura. Dopo aver spento l’auto in prossimità della colonnina del gas, ha atteso che uno dei collaboratori dell’impianto arrivasse per effettuare l’operazione. Infilato l’erogatore, l’uomo ha iniziato a riempire i serbatoi di metano. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la moglie del 55enne: la Fiat Grande Punto continuava a immagazzinare metano, molto di più di quello che normalmente riesce a contenere. E avvertiva un forte odore di gas


LA CHIAMATA
Inizialmente marito e moglie, preoccupati che potesse verificarsi qualcosa di peggio di una semplice perdita di metano, hanno chiamato il 115: non si fidavano a continuare il loro viaggio. In via Nazionale è così intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco Veneto. E, come da procedura, hanno poi fatto intervenire anche i colleghi del nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) di Mestre. Il timore era che non fosse solo l’auto ad avere avuto un guasto, ma che l’intero impianto fosse mal funzionante. 


I CONTROLLI


Raggiunto il distributore, il nucleo Nbcr ha provveduto a mettere in sicurezza l’auto scaricandone la bombola e bruciando in torcia il gas. Poi i controlli si sono spostati sulle colonnine di erogazione del metano, dopo che erano state comunque isolate dai titolari. Come detto, le operazioni di controllo si sono protratte fino alle 23. Ora però sia l’automobilista che i proprietari dell’impianto dovranno rivolgersi a degli esperti: il 55enne sarà costretto a far revisionare l’intero impianto a metano prima di poter utilizzare nuovamente la sua auto, mentre la stazione di servizio dovrà invece far controllare le colonnine (che rimarranno chiuse anche nei prossimi giorni su disposizione dei vigili del fuoco) per riottenere le certificazioni necessarie per l’erogazione del gas.
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Il Gazzettino