Senza gas e luce da due anni: il condominio "bene" al freddo e al buio

Senza gas e luce da due anni: il condominio "bene" al freddo e al buio
TREVISO - Senza gas da due anni e, da Natale, anche senza corrente elettrica condominiale. Insomma: al freddo e al buio. È la situazione sempre più disperata in cui...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Senza gas da due anni e, da Natale, anche senza corrente elettrica condominiale. Insomma: al freddo e al buio. È la situazione sempre più disperata in cui versa il condominio Residence Piscine di via Bezzecca 9, a poca distanza dall'impianto Natatorio. Un edificio tutto sommato moderno e ben tenuto, ma che da un paio d'anni è entrato in un vortice da cui non riesce a uscire.


Al suo interno ci sono undici appartamenti, tutti regolarmente abitati. E alcuni di loro hanno accumulato debiti per spese condominiali non pagate di oltre 50mila euro, senza contare altri problemi con fornitori vari che hanno deciso di tagliare tutti i rifornimenti. i residenti con i conti in regola sono esasperati. Al problema del riscaldamento hanno ovviato con stufette autonome. Chi se l'è potuto permettere, ha direttamente preso una caldaia autonoma per scaldare l'acqua pagandosi una propria bolletta. Gli altri, invece, sono costretti a fare i conti con l'acqua fredda e a cucinare con fornelli di fortuna. La questione dell'energia elettrica staccata ha ovviamente complicato tutto: entrare i pianerottoli e negli spazi comuni immersi nel buio comincia a diventare un peso insostenibile, così come è diventato un'impresa fare le pulizie. L'acqua non è ancora stata staccata, ma il conto corrente condominiale è stato pignorato e questo rende problematico anche ipotizzare delle soluzioni. Il problema dell'ascensore invece non si pone: non c'è mai stato. I problemi nascono da lontano: da una parte alcuni condòmini morosi, dall'altra amministratori di condominio che non sono riusciti a tenere la situazione in pugno. I residenti hanno quindi deciso di giocarsi un'ultima carta: affidare la gestione dell'edificio ad Alessandro Zuin, l'amministratore che sta riuscendo nell'impresa di riportare ordine nel grattacielo di via Pisa, un tempo affossato dai debiti e dall'incuria e adesso in rapida risalita.

LA RICHIESTA D'AIUTO
«Sono stato contattato prima di Natale - conferma Zuin - i residenti mi hanno chiesto di occuparmi del loro condominio perché, dopo essere senza gas da due anni, gli hanno staccato anche la corrente elettrica. Ormai si sono tutti attrezzati con torce e pile per fare fronte alla situazione, mentre per il riscaldamento hanno dovuto organizzarsi con impianti autonomi. Resta però il problema dei debiti accumulati». La cifra totale supera i 50mila euro, ma solo tre appartamenti hanno accumulato un pregresso di spese non pagate di 47mila euro. E i fornitori, fino a quando la situazione non migliorerà, non ne vogliono sapere di tornare a trattare. «Un fornitore - spiega Zuin - ha anche fatto causa al condominio. Il precedente amministratore ha ammesso di non aver i soldi per sostenere la difesa e invitato i condomini a dotarsi autonomamente di un avvocato. La vicenda, insomma, è molto delicata. Ed è un peccato perché il condominio è bello. Ma, facendo le debite proporzioni, è quasi peggio della situazione che ho trovato in via Pisa».

LA QUESTIONE

E mentre i residenti si ingegnano per fare fronte al freddo e all'oscurità che gli accoglie ogni volta che entrano nel portone, tutti ormai possiedono una pila tascabile, Zuin tenta di metterci una pezza: «Bisogna pensare a una revisione del debito - sottolinea - ma ammetto che è tutto molto complesso. Sinceramente mi chiedo, quando mi imbatto in situazioni di questo genere, dove sia l'Anaci (l'associazione degli amministratori condominiali ndr), perché accadano casi come questi. Dei controlli sono necessari». Quanto sta accadendo in via Bezzecca non è un caso isolato. In città ci sono altri casi di condomini alle prese con debiti tali da rendere inevitabile il taglio dei servizi. E in inverno i disagi aumentano esponenzialmente.
Paolo Calia  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino