Gas, è l'ora del mercato libero: «Tantissime offerte, ma occhio alle truffe»

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PADOVA - Mercato libero dell’energia. La frase magica appare nel 2003 e concede a qualsiasi utente di luce e gas di scegliersi il gestore che fa pagare meno. Ma quella che finora era una possibilità diventerà un obbligo dall’1 gennaio 2024. Nel senso tutti quelli che non l’avevano fatto, ed erano rimasti con la formula del “servizio di maggior tutela”, dovranno cambiare. Ovvero le tariffe che erano stabilite da un ente nazionale ogni tre mesi, non saranno più valide. Tranne che per alcune categorie di persone, come gli anziani superiori ai 75 anni e i disabili che continueranno ad avere il servizio di tutela come adesso.

L’AVVISO

Ma non è una cosa facile. In questi giorni ad esempio insieme alla bolletta del gas degli utenti di Est Energy (gruppo Hera) è arrivata una serie di fogli che spiegano cosa si dovrebbe fare. Se si sta con loro, o si sceglie la tariffa più conveniente, oppure si fa finta di niente. Nel secondo caso dal 2024 sarà adottata la tariffa “Placet” superiore all’altra. La Placet deriva da una direttiva dell’Autorità nazionale a cui tutti i gestori devono sottostare. Per chi invece vorrà trovarsi una compagnia del “libero” sarà come stare in una giungla soprattutto per gli anziani che non rientrano nelle sezioni protette.

I CONSUMATORI

Gli utenti hanno già cominciato a tempestare di telefonate le associazioni dei consumatori. Adico ad esempio ha già prodotto un’analisi su una famiglia padovana tipo, composta di tre persone, con risultati sorprendenti. Per il gas esistono, per un cliente padovano, 514 offerte al mercato libero e 659 per l’energia elettrica. Ma se guardiamo bene per il gas solo due di quelle trovate sono più convenienti di quella di un mercato tutelato. L’indagine è più che attendibile essendo stata condotta sul riferimento del “Portale offerte” di Arera, Autorità nazionale di regolazione per Energia, Reti e ambiente.

LA PREOCCUPAZIONE

Carlo Garofolini presidente di Adico: «In linea di massima già il 70% degli utenti si trova nel mercato libero ma quella parte che non ha fatto ancora il passaggio è spesso composta dalle persone più anziane, con poca dimestichezza su questo fronte che temono di cadere dalla padella alla brace. Senza contare che molti di loro sono passati al libero senza farne alcuna richiesta ma perché truffati dal fornitore».
Il problema del “libero” riguarda soprattutto la giungla di offerte presenti sul mercato, la maggior parte della quali è meno conveniente rispetto al settore “gestito” da Arera.

I CONSULENTI

«Per rendere il passaggio il meno traumatico possibile – prosegue Garofolini – è necessario assistere l’utente, consigliarlo, fornirgli consulenze specifiche. Ecco perché diventeranno fondamentali le figure dei consulenti pure all’interno della associazioni dei consumatori ma chiediamo al governo di convocarci perché è necessario condividere un percorso comune assieme a tutte le realtà che possono occuparsi di questo argomento. In più, grazie alla nostra esperienza, possiamo di certo evidenziare tutte le criticità presenti nel mercato libero».

LE TRUFFE

«Adesso come adesso - continua - la nostra prima preoccupazione è rappresentata dai raggiri di call center e venditori porta a porta, che approfittano di questo passaggio storico per abbindolare i clienti. Oltre che dallo stalking commerciale che, con l’arrivo del nuovo anno, si farà sempre più pressante e sempre più aggressivo. Contro queste vere e proprie molestie perpetrate soprattutto dai call center ci batteremo con ogni mezzo a disposizione».

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Il Gazzettino