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MURANO - La folle corsa al rincaro del prezzo del gas è il nuovo spettro per l'isola di Murano e per la sua millenaria arte del vetro. L'impennata dei prezzi del combustibile di cui necessitano le vetrerie 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, per sfornare gli splendidi manufatti colorati che decorano le case, gli alberghi, i palazzi di tutto il mondo, rischia di essere la causa di nuove chiusure per le aziende. Piccole imprese che dopo l'acqua alta del 2019, dopo il Covid e una crisi del settore che vede timidi segnali di ripresa potrebbero non reggere gli ulteriori elevati costi del gas metano. E se gli imprenditori muranesi in questi giorni hanno alzato la voce per puntare un faro sulla questione, a farsi portavoce delle loro proteste sono i parlamentari veneziani, che hanno presentato interrogazioni al Governo per tutelare l'arte del vetro, ormai a rischio chiusura. «Dal punto di vista economico per le aziende di Murano questa crisi potrebbe essere peggiore del Covid commenta Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro Murano . Stiamo parlando di rincari che sfiorano il 500%. Se a settembre pagavamo circa 20 centesimi al metro cubo, ad ottobre stiamo pagando quasi un euro. Va trovata una soluzione politica, altrimenti si rischia di perdere Murano. Qui non stiamo parlando di capacità imprenditoriali, ma di una cosa insostenibile, che impatta in maniera totale sui bilanci delle aziende e che solo il Governo può mitigare».
BILANCI IN BILICO
Se la stima parla di un consumo di 10 milioni di metri cubi annui, la spesa per il solo gas a cui saranno chiamate a far fronte le circa 60 aziende attive nell'isola si aggira sui 10 milioni di euro, con un maggior costo di circa 7,5 milioni. «La pandemia ha fatto sospendere il divieto di erogare aiuti di Stato - aggiunge il direttore di Confartigianato Venezia, Gianni De Checchi - rendendo quindi possibile oggi erogare sostegni alle aziende.
Un'arte secolare, ha ribadito anche Pellicani, che rischia di scomparire e per la quale servono interventi a sostegno della bolletta energetica. «Oltre a tutto le aziende sono vincolate all'uso del metano dalla Legge Speciale che vieta a Venezia l'uso di altri combustibili ricorda -. E tra l'altro più volte gli operatori del vetro e Confartigianato hanno dimostrato che mantenere le aziende in un'isola comporta degli extra-costi che superano il 30% rispetto altre realtà». Mentre Baratto sottolinea che «va anche registrato l'aumento generalizzato delle materie prime che grava come un macigno su tutti i settori produttivi del nostro Paese. Per questo occorre trovare una soluzione all'aumento enorme del costo del gas».
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Il Gazzettino