VENEZIA - Controlli mirati, multe e sequestri. Il segnale che la questura vuole mandare ai giovani a questo punto è abbastanza lampante: «Il barchino in laguna non si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL FENOMENO
Il problema è stato sottolineato più volte dalle forze dell'ordine: i ragazzini, molto spesso, quei motori fuoribordo li elaborano per renderli più potenti. In terraferma si fa con gli scooter, per aumentare adrenalina e rumore, in laguna ci sono i cofani. Questi giovanissimi, quasi sempre minori, riescono a lanciare i barchini anche a punte di 80 chilometri all'ora, diventando un pericolo, per loro e per gli altri. Negli ultimi anni sono stati diversi gli episodi finiti in tragedia, proprio legati all'alta velocità con cui viaggiano i piccoli motoscafi. Basta una briccola, un tronco galleggiante, un'altra imbarcazione non vista durante la folle corsa, e il barchino decolla. E quando lo scafo si ribalta, a quelle velocità, non sono molte le possibilità di uscirne sani e salvi.
«NAVIGARE IN SICUREZZA»
«Quello dei ragazzi in barchino è una peculiarità di questa città, mi ha affascinato fin dal primo giorno - precisa il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto - e non sarò certo io a eliminare questo splendido rapporto tra giovani e l'acqua. L'ho già detto, non stiamo parlando di delinquenti, ma devono capire che il loro atteggiamento può metterli in pericolo. Quello che voglio è un atteggiamento più prudente. Il mare, o la laguna, sono come il Web: sono delle straordinarie opportunità, ma devono essere affrontate con consapevolezza». E l'alta velocità non è contemplata tra le forme responsabili di questa consapevolezza, tanto che Masciopinto ha messo in campo acquascooter e droni per dare un giro di vite sul tema. «Abbiamo ridisegnato i controlli dopo l'emergenza sanitaria - continua - manteniamo un doppio binario tra prevenzione e pronto intervento. In questi mesi abbiamo raccolto decine di segnalazioni da parte dei cittadini che ora stiamo capitalizzando nel corso di questi interventi. E in tre casi siamo arrivati anche al sequestro dell'imbarcazione».
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino