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FRIULI VENEZIA GIULIA - L’enorme difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime per le costruzioni, i tempi che si allungano incredibilmente nella loro fornitura e aumenti dei prezzi ormai quasi settimanali stanno mettendo a rischio il sistema degli appalti e delle opere pubbliche. Anche in Regione è scattato l’allarme. In particolare a fronte di alcune gare d’appalto che sono andate deserte. Un rischio che potrebbe allungarsi - se lo scenario non dovesse cambiare - anche sui progetti legati al fondi del Pnrr. A subire le pesanti conseguenti di questa situazione sono anche i lavori per gli adeguamenti degli edifici scolastici, soprattutto nel Friuli occidentale, che vedono gare andare deserte. Regione e Comuni monitorano la situazione con preoccupazione. Il rischio potrebbe riguardare anche alcune manifestazioni, tra queste Eiof, il Festival olimpico della gioventù europea, che a Sappada e Tarvisio ha già visto andare deserti due gare d’appalto per la realizzazione di opere funzionali all’iniziativa. Rispetto al problema dei maxi rincari delle materie prime la Regione, già nei mesi scorsi, aveva previsto la revisione prezzi con una modifica normativa. Ora si appresta anche ad aggiornare il prezziario adeguato lo scorso anno. Probabilmente non sarà sufficiente: i materiali non arrivano e per l’impresa diventa impossibile rispettare i tempi di consegna stabiliti dal contratto. «Il problema è molto serio - precisa l’assessore regionale Graziano Pizzimenti -. E riguarda tre ordini di difficoltà. Le opere in essere per le quali le imprese avanzano richieste di revisione prezzi. Le opere future con le gare che rischiano di andare deserte per l’impossibilità delle imprese a partecipare di fronte all’incertezza. E il nodo dei materiali che non arrivano o arrivano con mesi di ritardo».
LA REVISIONE
In media attraverso le riserve le imprese chiedono più del 20 per cento da applicare agli importi contrattuali per fronteggiare i maggiori costi dei materiali. Il rischio è che possano aprirsi dei contenziosi: la normativa infatti autorizza la revisione prezzi per i lavori realizzati nell’anno successivo a quello in cui sono state presentate le offerte. Rispetto a queste difficoltà molte stazioni appaltanti preferiscono rimanere ferme e rinviare la costruzione delle opere a tempi migliori. A Pordenone già un paio di gare legate al piano dell’edilizia scolastica - gestito dall’Edr per quanto riguarda le scuole superiori - sono andate deserte. Si tratta della realizzazione della nuovo edificio scolastico per il biennio del liceo Leomajor in via Interna e delle nuove palestre del liceo Grigoletti. Per quanto riguarda invece il Comune di Pordenone i cantieri stradali stanno proseguendo, al momento, senza intoppi. Ma in municipio non nascondono la preoccupazione per i lavori previsti nella scuola Nervesa di via Fonda: entro poche settimane si andrà in gara. «Siamo a ridosso della scadenza della gara - spiega l’assessore all’Urbanistica Cristina Amirante - per i lavori che sono previsti per l’estate.
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Il Gazzettino