Acquisto e ristrutturazione troppo cari, il Gambrinus cede all'affitto

Gambrinus in affitto
PORDENONE - Ci vogliono dai 200 ai 250mila euro solo per metterci mano. Senza calcolare il prezzo dell'acquisto. Ecco perché per il Gambrinus, storica pizzeria di...

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PORDENONE - Ci vogliono dai 200 ai 250mila euro solo per metterci mano. Senza calcolare il prezzo dell'acquisto. Ecco perché per il Gambrinus, storica pizzeria di viale Dante che ha chiuso i battenti nel 2019 dopo una lunga storia nata a metà degli anni Sessanta, resta una sola strada: l'affitto. Con alcune condizioni. È stata questa la scelta - comunicata ieri - dell'immobiliare "Silvia Morandini", che gestisce il futuro del mitico locale su più piani ribassati e rialzati.

LA STRATEGIA
Il Gambrinus era stato messo in vendita a inizio novembre dell'anno scorso, dopo una lunga serie di ipotesi sul suo futuro. Ma il prezzo proibitivo per il restauro interno del locale ha scoraggiato i potenziali investitori. Per questo l'immobiliare ha deciso di virare verso una nuova strategia: l'affitto per due anni con l'impegno del riscatto alla fine del periodo di locazione. Una scelta meno onerosa che potrebbe rappresentare una svolta positiva per il futuro del Gambrinus stesso, al momento lasciato lì da solo da ogni potenziale compratore.

LA STORIA
L'ultimo mese di lavoro, perfino l'ultimo giorno, vigilia di Natale, erano stati raccontati come si trattasse di una favola. Senza il lieto fine, però. Ma era una narrazione tutta meritata, perché quello sì che era davvero un pezzo di storia di Pordenone. Della città, non solo della sua ristorazione. Il vecchio caro Gambrinus chiudeva prima che lo facessero tutti gli altri, ma nessuno lo sapeva ancora. Era il mese di dicembre del 2019, l'ultimo della storica pizzeria di viale Dante, affacciata sul parco Galvani. Le ultime pizze dell'anno, allora, e nessuno immaginava che fossero anche le ultime prima del tornado della pandemia. I saluti di Gegè Zecchinel, lo storico proprietario che gestiva la pizzeria dagli anni 80. Ma il Gambrinus era lì da prima, da vent'anni prima per l'esattezza. Ecco perché vederlo sparire, sostituito da un cartello "vendesi" era stato un colpo alla bocca dello stomaco.

I TENTATIVI


Il Gambrinus doveva riaprire a settembre del 2022, contando su un investitore e sulla professionalità di un noto pizzaiolo già impegnato in altri locali della provincia. Il progetto era stato praticamente avviato, poi però una serie di cause concomitanti ha fatto saltare tutto. E il "totem" delle pizzerie pordenonesi resta ancora senza un nuovo padrone. Desolatamente vuoto. Fino alla notizia di ieri, che può almeno riaccendere la speranza. Adesso tocca alla buona volontà e ai progetti degli imprenditori della ristorazione. Pordenonesi e non. In ballo c'è la storia della città e del suo mondo del commercio. Un'occasione da non perdere, anche perché dalla vendita diretta si passa ad un affitto condizionato. D'altronde il costo probabilmente spaventava, ma lo faceva molto di più la necessità di un restauro importante all'interno di un locale che ha fatto la storia della città e non solo.
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Il Gazzettino