Facevano esplodere i bancomat con l'esplosivo, in sedici verso il processo

L'assalto al bancomat della filiale dI Sarmeola di Rubano della banca Antonveneta Monte Paschi
PADOVA - Associazione a delinquere finalizzata al furto, al tentato furto, al riciclaggio, alla ricettazione e al porto di materiale esplosivo. Sono i reati contestati nel...

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PADOVA - Associazione a delinquere finalizzata al furto, al tentato furto, al riciclaggio, alla ricettazione e al porto di materiale esplosivo. Sono i reati contestati nel chilometrico capo d’imputazione a carico della banda di sinti specializzata negli assalti ai bancomat mediante l’utilizzo di micidiali congegni esplosivi. Sono complessivamente sedici i soggetti cui il sostituto procuratore Benedetto Roberti ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Tra questi spicca il capo indiscusso dell’organizzazione criminale Maich Gabrieli, nomade di 43 anni, protagonista nel 2005 della sanguinosa rapina di Abano Terme in cui perse la vita il gioielliere Gianfranco Piras. Uscito dal carcere nel 2018 dopo aver collaborato con gli inquirenti, evitando così l’ergastolo comminato ai complici Fabiano Meneghetti e Fabrizio Panizzolo, Gabrieli è tornato dietro le sbarre il 18 luglio scorso quando i carabinieri del Nucleo investigativo, in un blitz condotto da cento militari, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, una ai domiciliari e quattro obblighi di dimora, con dodici perquisizioni.


L’INCHIESTA
L’inchiesta “Sorgente” aveva mosso i primi passi dagli spostamenti di un’Audi A6 Avant dal valore di 150 mila euro vista più volte sfrecciare a 180 chilometri orari lungo la strada dei Vivai, nel Piovese, tirando paurosamente dritto ad ogni rotonda. Era stata rubata il 20 settembre 2019 ad un turista tedesco a due passi da Mirabilandia. Un bolide da 350 cavalli di colore blu elettrico poi ridipinto e trasformato in nero opaco che veniva adoperato per le spedizioni notturne ai bancomat. Alla banda vengono attribuiti due tentati assalti (il 17 aprile 2019 all’ufficio postale di via Sacro Cuore a Padova e il 18 novembre allo sportello Monte dei Paschi di Siena di Sarmeola di Rubano) e di un colpo riuscito (il 16 dicembre alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Vicenza, con cinquemila euro di bottino), oltre ad una serie di furti ai danni di dispositivi Atm di banche e uffici postali nelle notti del 14, 15 e 16 dicembre 2019 tra Castione di Loria, nel trevigiano, e nelle province di Padova, Vicenza, Venezia, Verona, Brescia, Rovigo, Bologna, Ferrara e Ravenna.

Sono tuttora sotto sequestro tutte le autovetture utilizzate dalla banda per le scorribande e l’abitazione di proprietà di Maich Gabrieli, a Rosà, nel bassanese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino