G20, un affare da 4 milioni: «Grande occasione per il rilancio di Venezia»

Venezia inizia il G20
VENEZIA - Il G20 porterà disagi, ma anche quattrini. Alcuni visibili da subito, altri invece col tempo e meno quantificabili. Perché se da un lato i residenti a...

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VENEZIA - Il G20 porterà disagi, ma anche quattrini. Alcuni visibili da subito, altri invece col tempo e meno quantificabili. Perché se da un lato i residenti a ridosso dell'Arsenale per tre giorni dovranno fare i conti con controlli e severi dispositivi di sicurezza, dall'altro le ricadute economiche in città saranno considerevoli. Si parla di almeno quattro milioni investiti in città dallo Stato, ossigeno nelle casse di ristoranti e hotel che da tempo vivono una stagione lontana dai fasti del turismo sfrenato.

OSSIGENO PER L'ECONOMIA

Un modo diverso, perciò, di rilanciare l'economia, come spiega l'assessore al Turismo Simone Venturini: «A fronte di qualche disagio che sappiamo potrà esserci per i cittadini, ad esempio coloro che han dovuto spostare le barche o per quelli che abitano a ridosso dell'Arsenale, per cui ci si scusa e ci si dispiace, quello che va però considerato è il carattere straordinario». Venturini entra nel dettaglio del ragionamento: «In questi tre giorni Venezia si vestirà da capitale mondiale dell'economia e della finanza. Fatto che assicura ricadute dirette per il Pil locale, dato che delegazioni, stampa estera e rappresentanti di banche centrali creeranno un indotto economico significativo per la filiera di hotel, servizi, tecnici, trasporti e via dicendo».

EFFETTO VISIBILITÀ

Ma non solo: «Ci sarà anche un vantaggio in termini di visibilità e l'occasione di avere spazio, come città, in tutti i giornali e telegiornali del mondo. Sarà una vetrina offerta alla nostra città che è bene prendere al volo». Stando ad alcune stime, ancora difficili da ufficializzare, oltre ai quattro milioni messi in campo dallo Stato per allestimenti, trasporti, hotel, scorta e noleggi, c'è la ricaduta dell'immagine di Venezia nel mondo come ruolo adeguato per ospitare convegni. In più, ci sarà l'allestimento dell'Arsenale, che vedrà allestite tutte e dieci le tese disponibili. Senza contare l'aspetto della sicurezza. Infatti, la rete di videosorveglianza sarà ampliata con 35 nuovi occhi che resteranno nel patrimonio del grande fratello veneziano.

RETI INFORMATICHE

Modifiche infrastrutturali riguarderanno anche la rete Wifi Venice connected. «Il G20 proietta Venezia in questa dimensione, il messaggio che passa è che può essere sede di eventi internazionali, a cui abbiniamo anche quello che possa essere un'opportuna sede di agenzie legate non solo all'area europea, ma al mondo intero. Questo significa posti di lavoro, quindi ribadiamo la nostra disponibilità», prosegue Venturini, che aggiunge: «Venezia sul fronte economico ha inventato moltissimo e vogliamo che possa tornare al centro di questi scenari economici mondiali, con vantaggi molteplici, specialmente in un momento in cui la città deve parlare al mondo raccontando la ripartenza, intercettando e attraendo turismo intercontinentale». 


La ripartenza della laguna passa quindi sì per i grandi eventi, come le recenti aperture della Biennale e del Salone nautico, ma anche per la volontà politica di aprirsi al mondo. Dal Comune scovano anche un aneddoto per celebrare i 1600 anni della città. La Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita di Luca Pacioli fu pubblicata a Venezia ed è l'opera più antica e completa sulla partita doppia. L'invenzione della stampa permise a Pacioli la diffusione del cosiddetto metodo veneziano in tutta Europa. Veneziani sono anche i termini contabili come Zornal (Giornale) e Quaderno.
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Il Gazzettino