Gay pride transfrontaliero bocciato dai goriziani: niente patrocinio. Accettato invece dagli sloveni

La presentazione del Fvg Pride a Gorizia
GORIZIA - La giunta comunale di Gorizia, presieduta dal sindaco Rodolfo Ziberna, ha respinto, all'unanimità, la richiesta di patrocinio per il Fvg Pride, che...

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GORIZIA - La giunta comunale di Gorizia, presieduta dal sindaco Rodolfo Ziberna, ha respinto, all'unanimità, la richiesta di patrocinio per il Fvg Pride, che si svolgerà fra maggio e settembre a Gorizia e nella slovena Nova Gorica. «Nessun pregiudizio - chiarisce il primo cittadino - perché in una società civile e democratica ognuno deve sentirsi libero di amare chi vuole. Altra cosa è l'ostentare provocatoriamente determinate scelte sessuali a scapito di altre. Sono certo che ci fosse una manifestazione volta a esaltare i rapporti etero, verrebbe considerata discriminatoria, com'è già accaduto, verso chi non la pensa così e, quindi, lo stesso deve valere per il Gay pride. Non è un evento che abbatte i muri ma, paradossalmente, li alza, perché cerca di separare gli omosessuali dagli altri anziché considerare la loro condizione assolutamente normale».

«Una società in cui si registrano, purtroppo, episodi quotidiani di violenza che abbraccia tutti i segmenti sociali e, anche in questo caso, non può esistere violenza di serie A e violenza di serie B - ha aggiunto -: per gli episodi che vedono protagonisti i gay si manifesta, per quelli, tanti e quotidiani, che hanno al centro donne, bambini, anziani, commercianti, persone obese, persone magre e via elencando non lo si fa». «Una vera lezione di rispetto verso la diversità di opinioni arriva invece dalla Capitale europea della cultura 2025, ovvero dai Comuni di Gorizia e di Nova Gorica - ha concluso - che hanno idee diverse sul Gay pride, ma vengono rispettate. Questo significa abbattere realmente i muri mentali». 
 

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Il Gazzettino